Abbiamo un solo faro, la memoria.
Allora, che luce sia, anche se fioca.
Solo così, nella nebbia dei giorni, non ci perdiamo.
27 gennaio 2014 di espress451
Abbiamo un solo faro, la memoria.
Allora, che luce sia, anche se fioca.
Solo così, nella nebbia dei giorni, non ci perdiamo.
.Auschwitz.:Vergiss mein nicht(*), il fiore più adatto
Capolinea
a binario morto.
Lì si arrestava
coi treni la ragione.
.
Vergiss mein nicht !
Il fiore più adatto.
.
.
(*) Non ti scordar di me : fiore celeste,d’amore
Quando poche parole raccontano tutto. Grazie.
A presto, Es.
Ps: il tuo contributo link su Dalì non si vede, forse perché collegato a Facebook a cui io non sono iscritta.
Bellissima citazione , caro Gilberto.
Oggi alcuni ragazzi mi hanno detto: “Dobbiamo ricordare perchè ogni anno avremo meno testimoni diretti di una vicenda così folle, e sarà più facile il revisionismo”. Ho risposto loro: “Osservazione molto apprezzabile, l’importante è che la memoria sia legata a vera consapevolezza, alla volontà di impedire di ricadere nell’abisso della catstrofe.
Ma intorno a noi, pensiamo a quante stragi sono in corso…, c’è questa volontà?
Vi partecipo il mio interrogativo.
Ricordare dovrebbe essere un imperativo, ci pensavo oggi a scuola durante una delle diverse occasioni organizzate per i ragazzi, pensavo a quanto è urgente ricordare, perchè per i ragazzi di oggi queste sembrano cose lontane e improbabili…e l’oblio favorisce il ripetersi degli orrori!
Cara Monique, dovere civile di ogni adulto, specie se insegnante, è “passare il testimone” della memoria. “Mettere segni dentro” continua ad essermi bussola nel mare scuola… Per poter viaggiare “in direzione ostinata e contraria”…
A presto, Es.
Ricordare, ricordare, ricordare, nulla di più giusto, è importante che le nuove generazioni non dimentichino gli abomini del passato.
Ma perchè non si parla mai degli armeni, dei bosniaci, degli ucraini e di tutti (troppi) i genocidi di cui l’uomo si è indelebilmente macchiato? Perchè voi insegnanti vi sentite in dovere di ricordare solo la Soah, come se fosse l’unico degno di essere ricordato.
Forse che le vite umane di africani, armeni, cinesi etc. valgano meno di quelle degli ebrei?
So bene che il ventisette gennaio è il giorno di commemorazione per le vittime dell’olocausto, non di tutti i genocidi e che quindi questo mio post può sembrare fuori luogo e inutilmente polemico (e non è questa la mia intenzione). Nonostante ciò mi sono sempre chiesto il perchè di questa evidente disparità di trattamento, che va evidentemente contro al triste insegnamento che tutti noi dovremmo trarre dal ricordo della Soah, ovvero che tutti gli uomini meritano gli stessi diritti indipendentemente dall’etnia dalla religione o dagli orientamenti sessuali.
Ripeto, la mia intenzione non è assolutamente quella di fare polemica, cerco solo di capire, grazie e buon weekend.
Come affermare quanto fa un insegnante se quell’insegnante non sei? Sapessi, caro Bakunin, su quanti orrori ci soffermiamo ogni giorno come gruppo classe, analizzando, riflettendo, discutendo. Facciamo insomma quello che il tuo omonimo maggiore raccomandava: “l’uomo deve conoscere tutte le cause della propria esistenza e della propria evoluzione, affinché possa comprendere la propria natura e la propria missione.”
A presto, Es.