Ora anche per i giudici il caso peculato e truffa Regione Piemonte è tale da essere rinviato a giudizio con tutte le conseguenze del caso.
Che le spese private siano state pazze a portafoglio pubblico è un fatto difficilmente accettabile né comprensibile, a cui stiamo però facendo l’abitudine. Peggio sono gli oggetti acquistati col bene collettivo. Gli stessi sono ormai entrati nella cronaca e conosciuti dai più.
Un particolare oggetto però è quello che fa urlare di sdegno noi cittadini, pur non smuovendo l’ “acquirente regionale”, o per meglio dire il Presidente regionale. Quell’intimo che, a parte il colore scelto, speriamo più per convenzione/convinzione politica che quale arma di seduzione (anche perché arma sarebbe, ma di distruzione), scardina il comune senso del pudore.
Perché è necessario davvero essere esenti dal sentimento della vergogna per acquistare con soldi di tutti quel capo che più tuo di così, intimo appunto, non potrebbe essere. Mettendolo in nota spese, a rimborso.
Questo è davvero un atto osceno, e come tale andrebbe punito.