Scompariva 25 anni fa, il 23 gennaio 1989, Salvador Dalì.
Personalità geniale, sempre pronto a stupire con la sua estrosa e creativa capacità di vedere “altro”, spiazzando chi guarda le sue opere.
Anche solo il suo baffo, allungato in modo tale da renderlo infinito, racconta il mondo immaginifico di un artista che ha fatto del Surrealismo il suo manifesto programmatico. Sogno, inconscio e libertà sono infatti le sue parole guida.
Rinomato per i suoi dipinti folli e visionari, Dalì creò le ‘immagini doppie’, cioè un oggetto che può essere visto sia per se stesso che come parte del tutto. Così le farfalle, per esempio, si fanno vele regalando leggerezza all’andare della nave.