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Posts Tagged ‘giornata della memoria’

lapointe6

Abbiamo un solo faro, la memoria.

Allora, che luce sia, anche se fioca.

Solo così, nella nebbia dei giorni, non ci perdiamo.

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alcoltest-insegnanti

E così prima di entrare a scuola al mattino avrò il piacere di soffiare dentro un palloncino, come facevo da bambina. Consegnando poi lo stesso ad un medico che mi dirà se posso o meno andare a raccontare della luna di Leopardi e della consecutio temporum.

Essendo di fatto equiparata ai piloti d’aereo, ai conducenti dei treni, ai responsabili degli impianti nucleari, agli addetti alle fabbriche di fuochi d’artificio e ai chirurghi. In effetti conducente di “treno”, anche se particolare, lo sono.

Tranquilli però. Se insegnanti siete, ma non in Piemonte, potete mantenere la vostra dipendenza dallo zabaione del mattino innaffiato dal marsala. Si tratta infatti di una delibera regionale. E si sa che ormai il Bel Paese si prepara a leggi, dopo quelle ad personam, ad zonam, di modo che il concetto di federalismo sia chiaro, anzi sobrio, proprio a tutti.

E pensare di sottoporre a test, non solo alcolemico, anche chi ha la faccia tosta di fare vergognose e pericolosissime affermazioni, e proprio nel Giorno della Memoria e davanti al binario 21 del Memoriale della Shoah di Milano?

Ma noi cittadini non abbiamo ancora visto e sentito abbastanza? Fino a quando abuserete della nostra pazienza, vecchi e spudorati Catilina?

Ps: chiudo la mia giornata libera con un’altra chicca, quella del Professore (anche lui sarà sottoposto alla prova palloncino prima di entrare in Università?) che afferma di pensare ad un solo mese di vacanze per la scuola per andare incontro alle famiglie. E noi insegnanti chi siamo? Valiamo talmente poco da doverci bypassare allegramente e del tutto? Qualcuno l’ha informato che già ora, tra recuperi e prove d’esame, il periodo scolastico “vacanziero” è poco più di un mese? Lo sa che le aule delle scuole italiane in estate sono dei veri forni, chiaramente non dotate di condizionatori? Ha mai preso in considerazioni testi elementari di pedagogia che prevedono un tempo di pausa necessario per poter esser riposati al fine di apprendere il nuovo?

E mi riferisco agli studenti, perché noi professori, si sa, siamo dei fannulloni. Sempre pronti però a metter giù la testa, come nel film di Sergio Leone.

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giornata-memoria

«Ausmerzen ha un suono dolce e un’origine popolare.
È una parola di pastori, sa di terra, ne senti l’odore.
Ha un suono dolce ma significa qualcosa di duro, che va fatto a marzo.
Prima della transumanza, gli agnelli, le pecore che non reggono la marcia, vanno soppressi».

Da “Ausmerzen” di Marco Paolini.

Nel 1933 in Germania si iniziò ad organizzare e mettere in pratica, col programma Aktion T4, la sterilizzazione e l’eliminazione di persone affette da malattie ereditarie, perché non produttive per la società. Questo sterminio di massa è stato raccontato da Marco Paolini in Ausmerzen: “T4 sta per Tiergartenstraße numero 4, un indirizzo di Berlino. Durante Aktion T4 sono stati uccisi e passati per il camino circa trecentomila esseri umani classificati come “vite indegne di essere vissute”. Cominciarono a morire prima dei campi di concentramento, prima degli zingari, prima degli ebrei, prima degli omosessuali e degli antinazisti e continuarono a morire dopo, dopo la liberazione, dopo che il resto era finito”.

Per non dimenticare…

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