La notizia ha fatto il giro del mondo. Lasciando ovunque sorpresa e sconcerto. Gesto da tutti definito inatteso e storico. E’ infatti il primo Papa ad abdicare dopo seicento anni.
“Sono scosso, un fulmine a ciel sereno” ha sintetizzato il cardinal Sodano. E il portavoce vaticano, Padre Federico Lombardi, ha ammesso “Il Papa ci ha preso un po’ di sorpresa“.
Durante il Concistoro di stamane, in latino, Benedetto XVI annuncia le sue dimissioni, “per l’età avanzata“, ammettendo che “per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato“. E “pur consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà” rinuncia al ministero di Successore di San Pietro. Terminerà il suo mandato il 28 febbraio alle ore 20. Da quel momento la sede di San Pietro sarà vacante e dovrà essere convocato il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice.
Nanni Moretti nel suo film del 2011 “Habemus Papam” aveva raccontato delle dimissioni di un pontefice che ammette di non avere la forza e di non essere in grado di guidare la Chiesa in un momento di scelte tanto difficili per gli uomini. Lasciando la Chiesa smarrita. Ma compiendo, come oggi ha fatto Papa Benedetto XVI, un atto di notevole coraggio e profonda responsabilità.
Anche io ho pensato subito al film di Moretti che, devo dire, mi aveva molto divertito!
Nel giorno della grande nevicata la grande rinuncia, quella di Papa Benedetto XVI ,di certo non fatta per “viltade”, bensì per la sopraggiunta inevitabile fragilità dell’età.
Non sono stata stupita, anche se profondamente spiaciuta per questa decisione che ha sorpreso il mondo intero, perchè da tempo osservavo il visibile affaticamento di un uomo molto provato dal suo incarico fatto di impegnativi appuntamenti quotidiani.
La scorsa settimana, una mia zia quasi coetanea del Papa mi ha detto -traduco dal piemontese:” Pover’uomo. Non ce la fa più. O muore, o si dimette” . E’ evidente che un anziano capisce ancor meglio il venir meno delle energie, tanto più in un momento così delicato per la Chiesa.
Una scelta rispettabilissima e di grande onestà.
Buona notte.
@ sonia
In realtà penso che da tempo ci pensasse, soprattutto perché sono venute a mancare non solo le sue forze ma soprattutto quelle intorno a lui. Con la barca di Pietro ad ondeggiare fortemente non per i marosi esterni ma per quelli interni.
Un abbraccio, Es.
@ Monique
Davvero il film di Moretti ti ha divertito? Una tale soffertissima decisione mi fa piuttosto riflettere su quanta umanità/fragilità ci sia anche in chi è simbolo.
A presto, Es.
Divertito forse non è la parola giusta, intendevo dire che mi ha fatto sorridere e mi è piaciuta molto l’idea di mostrare l’umanità e la fragilità dietro il ruolo istituzionale, naturalmente non per deridere, ma proprio per mostrare l’uomo così com’è realmente, con la capacità di accettare la sua debolezza.
E che marosi….
Bella l’immagine della barca di San Pietro..
E la barca Italia? Siamo proprio nell’incertezza più totale.
Senza papa, senza imperatore!
Dante avrebbe tanto da versificare oggi….
Ciao, buona conclusione di pausa.Sigh!
Mi ha impressionato ieri sera la riproposizione delle immagini del saluto di Napolitano al Papa, come il commiato pubblico di uno in dirittura di arrivo del suo impegno ad una figura carismatica con la quale si è più volte rapportato!
Chissà se in quel momento il Papa non abbia un pò cominciato a carezzare l’idea che, senza le energie necessarie, per la Chiesa è meglio si faccia carico un’altra persona nel portare avanti l’arduo compito di trasmettere il suo magistero! Io, da cattolico praticante credo che non si possa che volergli più bene per questa decisione sofferta, per l’umiltà con cui l’ha presa e per il bene superiore che, con essa, ha inteso prospettare e favorire!
Se c’era bisogno di un ulteriore segno dell’ intensità dell’energia di cambiamento, questo lo è!
Farà riflettere anche chi non è abituato a farlo e si lascia trascinare dalle correnti casuali ingannevoli di Maya?
Io ne sono certa. L’evoluzione procede comunque e chi si sintonizza ne beneficia anche suo malgrado.E presto ci riconosceremo come anime in viaggio.
Love
L