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Posts Tagged ‘Chiesa’

isola-maddalena

La notizia è di qualche giorno fa: un diciassettenne surfista scomparso nelle acque dell’arcipelago della Maddalena viene ritrovato, dopo aver trascorso la notte sugli scogli, infreddolito e spaventato ma vivo. Alle prime luci del giorno ha raggiunto un’abitazione della costa chiedendo aiuto.

Il luogo d’approdo fortunoso del giovane Robinson Crusoe si chiama Cala Inferno. Ma nei momenti difficili gli opposti si toccano. E’ stato lui stesso a dichiarare: “Quando ho visto la Spiaggia dell’Inferno mi è sembrato il paradiso“.

Con buona pace della Chiesa, di Dante e dell’immaginario collettivo.

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candelora pres-gesa-tempio

Siamo entrati in febbraio, mese del februare, ovvero del “purificarsi” o del “rimedio agli errori”. In effetti nel calendario romano febbraio era il periodo dei rituali di purificazione, tenuti in onore del dio etrusco Februus e della Dea romana Febris.

Il 2 Febbraio poi è il giorno in cui la Chiesa Cattolica celebra la Presentazione di Gesù, a quaranta giorni dalla sua nascita, al Tempio di Gerusalemme. La festa è detta della “Candelora” perché si benedicono le candele, simbolo di Cristo, luce per illuminare le genti, come venne chiamato il bambino Gesù dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio.

In Francia la Candelora, Chandeleur, è conosciuta per essere il giorno delle crêpes. Infatti proprio questi dolci furono offerti, in occasione della festività, da Papa Gelasio per sfamare i pellegrini provenienti dalle terre di Francia.

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papa_Bergoglio

Habemus Papam. Che arriva dal mondo alla fine del mondo.

Il mio quarto di sangue argentino si rallegra per l’uomo Jorge Mario, argentino di origini piemontesi. Perché mi riporta sulla rotta, al contrario, del viaggio di mia nonna, che da Buenos Aires arrivò, attraversando l’oceano, in terra di Piemonte.

Ma è il mio cuore, devoto alla figura e al cammino di San Francesco, ad esultare di fronte alla scelta inedita del nome Francesco da parte di Papa Bergoglio. Nome nuovo per un Papa, segno nuovo per la Chiesa. Nel segno della povertà e della semplicità.

E semplici sono state le sue prime parole dalla loggia delle benedizioni: presentarsi come Vescovo di Roma chiedendo, attraverso la preghiera, la benedizione al popolo prima di impartirla. E quel silenzio di folla, immediato e denso, fa davvero sperare in un nuovo corso.

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paparatzinger

Fa effetto anche dal punto di vista linguistico. Per Benedetto XVI ultimo giorno da Papa. Espressione che sottolinea la carica, il ruolo, l’investitura. A cui, infine, ci si può rinunciare, sottrarre, desistere.

Facendo così avvicinare una figura tanto elevata all’effimero di tutti noi, lasciandoci però indubbiamente sguarniti del suo simbolico significato.

Viene ora da riflettere sull’antinomia presenza/assenza. Di come a volte l’assenza sia più potente, e presente, della presenza stessa.

Acutamente lo intuì Nanni Moretti (già…, il filmico profeta) nella pellicola “Ecce bombo” quando fece dire al suo alter-ego Michele, a proposito del dubbio se partecipare o meno ad una festa, “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo. Vengo e mi metto, così, vicino a una finestra, di profilo, in controluce.

Ecco, la sensazione è proprio quella. Di un simbolo dimissionario sì, ma presente di profilo, in controluce, negli eventi prossimi della Chiesa. Presente in absentia.

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citta del vaticano_

Accantonate, ma non risolte, le considerazioni etico-teologiche, ci sono domande sulla bocca di tutti e questioni pratiche da gestire.

Riguardo al primo punto, non si possono dimenticare gli scandali degli ultimi tempi intorno alla Chiesa universale, leggi pedofilia, e romana, leggi Vatileaks. Che poi anche le carte delle stanze più segrete del Pontefice siano state violate da chi era investito della massima fiducia da parte di Sua Santità fa intravvedere uno spiraglio degli scenari vaticani. Che la banca vaticana dello Ior sia stata a sua volta travolta da scandali, leggi Gotti Tedeschi destituito, e con una guida, dopo otto mesi, alquanto discutibile, completa il quadro di una situazione quanto meno critica.

Il Papa ha rinunciato perché sotto scacco della stessa Curia, si vocifera negli ambienti dei vaticanisti. Del resto proprio un anno fa alcuni analisti prospettavano possibili dimissioni del Papa e lo stesso Benedetto XVI aveva scritto che le dimissioni di un Papa sono possibili.

Che dire poi della futura coesistenza temporale di due Papi (mai accaduto prima, si fa persino fatica a concepirlo e scriverlo), che diverrà poi anche spaziale, vista la prossima convivenza dei due sotto lo stesso vaticano tetto? Che il vicario di Cristo e il suo predecessore possano passeggiare per i giardini vaticani in amabile conversazione socio-teologica fa sorridere ma anche tremare perché situazione fino a ieri considerata fantareligione.

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La notizia ha fatto il giro del mondo. Lasciando ovunque  sorpresa e sconcerto. Gesto da tutti definito inatteso e storico. E’ infatti il primo Papa ad abdicare dopo seicento anni.

Sono scosso, un fulmine a ciel sereno” ha sintetizzato il cardinal Sodano. E il portavoce vaticano, Padre Federico Lombardi, ha ammesso “Il Papa ci ha preso un po’ di sorpresa“.

Durante il Concistoro di stamane, in latino, Benedetto XVI annuncia le sue dimissioni, “per l’età avanzata“, ammettendo che “per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato“. E “pur consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà” rinuncia al ministero di Successore di San Pietro. Terminerà il suo mandato il 28 febbraio alle ore 20. Da quel momento la sede di San Pietro sarà vacante e dovrà essere convocato il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice.

Nanni Moretti nel suo film del 2011 “Habemus Papam” aveva raccontato delle dimissioni di un pontefice che ammette di non avere la forza e di non essere in grado di guidare la Chiesa in un momento di scelte tanto difficili per gli uomini. Lasciando la Chiesa smarrita. Ma compiendo, come oggi ha fatto Papa Benedetto XVI, un atto di notevole coraggio e profonda responsabilità.

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