
Fa effetto anche dal punto di vista linguistico. Per Benedetto XVI ultimo giorno da Papa. Espressione che sottolinea la carica, il ruolo, l’investitura. A cui, infine, ci si può rinunciare, sottrarre, desistere.
Facendo così avvicinare una figura tanto elevata all’effimero di tutti noi, lasciandoci però indubbiamente sguarniti del suo simbolico significato.
Viene ora da riflettere sull’antinomia presenza/assenza. Di come a volte l’assenza sia più potente, e presente, della presenza stessa.
Acutamente lo intuì Nanni Moretti (già…, il filmico profeta) nella pellicola “Ecce bombo” quando fece dire al suo alter-ego Michele, a proposito del dubbio se partecipare o meno ad una festa, “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo. Vengo e mi metto, così, vicino a una finestra, di profilo, in controluce.“
Ecco, la sensazione è proprio quella. Di un simbolo dimissionario sì, ma presente di profilo, in controluce, negli eventi prossimi della Chiesa. Presente in absentia.
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