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Posts Tagged ‘dimissioni pontefice’

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Il Papa è ancora Ratzinger per una quindicina di giorni, ma è come se la carica petrina fosse stata già archiviata. Non da lui, ma da noi.

Perché le “pecore” sono così. Se il “pastore” le lascia si sentono “smarrite” e necessitano immediatamente di una nuova “guida”. Vedere il soglio vuoto è choccante non solo per la sua portata rara e quindi storica, ma anche perché è cattolicamente spiazzante.

Il Pontefice è vicario di Cristo, e in quanto tale è anche simbolo sacro. Vederlo perciò abdicare da quella carica-impegno-testimonianza appare ad un cattolico un venir meno a quanto pensiamo possibile solo per noi, ovvero la fragilità. Ecco lo smarrimento nostro. E’ difficile accettare che il Vicario di Cristo ammetta la propria fragilità.

D’altra parte dichiarare di non sentire più le forze per continuare a compiere pienamente il mandato è segno di notevole forza e spiazzante umiltà, sottolineando col gesto di rinuncia il senso di responsabilità che dovrebbe ammantare ciascuno nelle proprie funzioni: dare un “responsum”, una risposta meditata e convinta a chi l’aspetta. Se il “pastore” sa di non riuscire più a tener dietro alle sue “pecore” è atto di grande onestà permettere alle stesse di essere “guidate” da un “pastore” meno fragile. Far credere a qualcuno di essere al sicuro sapendo che qualcun’altro può meglio sorvegliarlo, quello sarebbe un atto di viltade.

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La notizia ha fatto il giro del mondo. Lasciando ovunque  sorpresa e sconcerto. Gesto da tutti definito inatteso e storico. E’ infatti il primo Papa ad abdicare dopo seicento anni.

Sono scosso, un fulmine a ciel sereno” ha sintetizzato il cardinal Sodano. E il portavoce vaticano, Padre Federico Lombardi, ha ammesso “Il Papa ci ha preso un po’ di sorpresa“.

Durante il Concistoro di stamane, in latino, Benedetto XVI annuncia le sue dimissioni, “per l’età avanzata“, ammettendo che “per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato“. E “pur consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà” rinuncia al ministero di Successore di San Pietro. Terminerà il suo mandato il 28 febbraio alle ore 20. Da quel momento la sede di San Pietro sarà vacante e dovrà essere convocato il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice.

Nanni Moretti nel suo film del 2011 “Habemus Papam” aveva raccontato delle dimissioni di un pontefice che ammette di non avere la forza e di non essere in grado di guidare la Chiesa in un momento di scelte tanto difficili per gli uomini. Lasciando la Chiesa smarrita. Ma compiendo, come oggi ha fatto Papa Benedetto XVI, un atto di notevole coraggio e profonda responsabilità.

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