Il dato politico che emerge e su cui riflettere dopo il primo turno delle amministrative è che un numero sempre più esiguo di cittadini esercita il diritto di voto, cioè di esprimersi.
Al di là del palese comportamento non-sense di chi non va a votare, vuoi per protesta, vuoi per disinteresse, vuoi per ignoranza, vuoi per vacanza, vero è che tale tendenza nel nostro Paese è in incremento, allineandoci peraltro alle altre democrazie europee.
Curioso però che, soprattutto nell’atto politico più attivo e concreto, quello amministrativo, si scelga di non dire la propria, anche fosse in negativo alla Montale o turandosi il naso alla Montanelli.
Triste poi il silenzio di espressione dopo averlo conquistato con lacrime e sangue. Ma tanto è. Come dice il Poeta, “s’ei piace, ei lice”.
Però basta lamentazioni da parte degli astensionisti. Persino Geremia sa quando tacere.
Cara Es,
Domenica scorsa , dovendo assentarmi da Torino, mi sono svegliata presto per non tralasciare questo importante appuntamento amministrativo, illudendomi sulla percentuale di elettori in base alla notevole affluenza notata al seggio alle 7,30 di mattina, tanto che quando ho ascoltato i primi dati serali sono rimasta fortemente delusa.
Una giornata oscillante tra illusione / delusione che rimarca il degrado dei nostri tempi. Hai proprio ragione quando parli di ignoranza, perchè non si può non tenere conto della grande conquista ottenuta con il sangue ,su cui pare le persone riversino oggi il loro menefreghismo. Questo fa male , molto male.
I nostri ragazzi studiano la storia e sappiamo quanto i colleghi della disciplina insistano sulla conquista dei diritti; mi rendo conto che chi avrebbe davvero necessità di una full immersion nella Storia sono gli adulti , cittadini di nome ma non di fatto.
Davvero triste questo panorama in cui ci si lamente di tutto, si avanzano pretese, senza poi intervenitre in modo consapevole nella vita della città.
Viva gli antichi, e viva i nostri anziani che credono ancora in questi valori !!
A presto.