L’antica Bisanzio viene ferita là dove è moderna, globale, connessa. Nel suo aeroporto, simbolo per antonomasia del collegamento veloce tra i luoghi della terra.
E Istanbul, seppur lontana, è vicina. Almeno a noi europei.
Per quel ponte sul Bosforo che la rende città bifronte su due continenti.
Per quella richiesta antica, seppur finora non soddisfatta, di varcare la soglia del vecchio continente.
Per quel suo epiteto di “seconda Roma” che la sposta su un terreno nostrano. Ma che oggi risuona stonato perché fa di una capitale straniera una capitale prostrata come Parigi o Bruxelles.
In altre parole il cuore pulsante e primigenio dell’Europa. Ancora una volta sotto attacco. O forse sotto scacco.