DESIDERIO: dal latino de-siderium, letteralmente “mancanza di stelle”.
Del resto “l’aspirazione e l’impulso a soddisfare un bisogno o un piacere” non è forse sentire che le stelle sono lontane?
Forse proprio per questo la notte di san Lorenzo, il 10 agosto, si volge lo sguardo verso l’alto per cogliere la scia luminosa di una stella cadente ed esprimere così un desiderio.
Sperando che polvere di stelle sia…
Il fenomeno delle stelle cadenti è qualcosa di stratosferico!!! E’ emozionante pensare che un pianeta addirittura più grande del nostro “muoia” e, come ultimo saluto, ci lascia una scia luminosa che ci fa diventare bambini al suo passaggio.
Per un astronomo è ancora diverso. Vedere il pianeta a cui hai dato il nome sparire, dopo averlo cercato per tanto tempo, deve essere un’ emozione molto forte.
Sull’etimologia del desiderio le ipotesi sono molte: io avrei detto “che deriva dalle stelle”, ma ho trovato questo “Consideriamo l’etimologia della parola. Nell’antico latino, de-siderare significa osservare le stelle (sidera) con attenzione (la particella de ha infatti un valore intensivo). ” e ancora quest’altro “L’etimologia della parola desiderio ci rimanda al De bello Gallico: i desiderantes erano i soldati che stavano sotto le stelle ad aspettare quelli che dopo aver combattuto durante il giorno, non erano ancora tornati. Da qui il significato del verbo desiderare: stare sotto le stelle ed attendere.”
In ogni caso, buon San Lorenzo a tutti!
VIA LACTEA
«Ora (direis) ouvir estrelas! Certo
Perdeste o senso!» E eu vos direi, no entanto,
Que, para ouvi-las, muita vez desperto
E abro as janelas, pálido de espanto…
E conversamos toda a noite, enquanto
A Via Láctea, como un pálio aberto,
Cintila. E, ao vir do sol, saudoso e em pranto,
Inda as procuro pelo céu deserto.
Direis agora: « Tresloucado amigo!
Que conversas com elas? Que sentido
Tem o que dizem, quando estão contigo?»
E eu vos direi: « Amai para entendê-las!
Pois só quem ama pode ter ouvido
Capaz de ouvir e de entender estrelas».
Olavo Bilac
(1865-1918, Brasil)
Un saluto dalla verde Umbria!
Ciao car Es , ieri sera ho avuto la possibilità di “respirare ” il cielo stellato fino a notte fonda e cogliere tanta polvere di stelle nel silenzio della notte …. Sensazione difficile da riportare per scritto quella che si vive immersi nell’immensità! Ti senti rapito, estasiato, completamente annullato e pensi a tutta la piccolezza dell’uomo che vive annegato in un’altra immensità, quella del niente.
Ritornano inevitabilmente in mente le parole del geniale Kant che ci ricorda le due dimensioni importanti : il cielo stellato sopra di noi e la legge morale in noi.
E si pensa ai nostri enormi limiti e nello stesso tempo alla nostra infinita grandezza.
Un abbraccio