Ultimi giorni, fino al 2 settembre al Palazzo del Festival di Cannes, di una mostra dedicata all’attrice Romy Schneider nel trentennale della prematura scomparsa. Fotografie, oggetti personali, manifesti attraverso cui ripercorrere la sua vita, tra amori e film che la resero un’icona, da “La principessa Sissy” a “La Califfa”.
Ma fu con “La piscina” del 1969 che Romy riuscì ad unire le sue passioni più profonde, la recitazione e Alain Delon. Su quel set, tra le colline di Saint-Tropez, i due attori erano bellissimi, innamorati, eterni nella felicità di quei momenti. Al punto che Delon ha recentemente dichiarato, al Festival di Locarno ritirando il Pardo alla carriera, che quel film gli ricorda troppo Romy Schneider, la donna che ha amato e che ancora gli suscita emozioni: “La piscina è un film che non riesco più a guardare. Mi fa male.”
“Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria“…