Una voce talmente graffiante da essere definita “ruggito”.
Uno dei cantanti simbolo al mitico concerto di Woodstock.
Nelle sue corde blues, soul e musica nera. Ma anche colonne sonore talmente incisive, da “9 settimane e ½” a “Ufficiale e gentiluomo“, da entrare nell’immaginario di ciascuno.
Questo è stato il “Leone” di Sheffield, al secolo Joe Cocker.
Mi rendo conto che del XX° secolo rimangono impronte :marcate , lievi , ruggenti ma solo più echi….
ma molto di lui è rimasto,nei nostri cuori ,a ricordarlo, commuovendoci ancora.