“Salva: niente maturità, non sono in commissione.
Guido piano, mi gusto le curve di questa collina inizio-estiva, fortuna di una scuola fuori città, paesino di cintura: finestrino giù, venticello tra i capelli lato sinistro.
Salva. Non mi hanno beccata.
E penso a un Becco Cosmico che per mia buona sorte in quel momento, credo, era voltato, non m’ha vista, ha beccato altri, mi spiace.”
“La gallina volante” di Paola Mastrocola
PS: Spiace anche a me. Quest’anno il Becco Cosmico si è voltato verso di me, mi ha visto e mi ha beccata. Risultato: sono commissario. Indago, un po’ Rex un po’ Basettoni. Indago intorno ai miei studenti e al loro grado di maturazione. Quindi per una decina di giorni sono anche un po’ agricoltore…
Per un insegnante la maturità coincide con un periodo particolare, a conclusione di un anno scolastico , quando si è ormai allo stremo delle forze, quando ci si sente – per usare una metafora alla Mastrocola – spremuti come un limone che non ha più nessuna goccia di succo. Ecco perchè si vive con ansia il giorno cruciale della pubblicazione delle commissioni sperando ” di non esssere beccati”. Ma , a ben vedere , gli esami sono una bella esperienza , soprattutto se vissuti da commissario interno con la facoltà di valutare il succo dei limoni degli allievi , compartecipando vivamente questi fatidici e caldi giorni in cui si corregge e si interroga in aule infuocate, sempre più privi di mezzi di refrigerio. Un’ esperienza comunque gratificante , da vivere con l’aspettativa di un proficuo raccolto.
Sto raccogliendo il mio “succo”, cioè il loro. Insomma è limoncello! A presto, Es.