Crolli di abitazioni, chiese e palazzi storici nel terremoto del maceratese. Ha rischiato anche il manoscritto de “L’infinito” di Giacomo Leopardi.
E di fronte a tal sommovimento della Natura sono proprio i versi leopardiani a dirci della nostra umana impotenza:
“Così tra questa / immensità s’annega il pensier mio.”