Oggi 10 luglio 2019 Volkswagen, nella fabbrica messicana di Puebla, ha fatto uscire, a poco più di ottant’anni dall’inizio della sua gloriosa storia, l’ultimo esemplare (dopo averne prodotti 22 milioni) dell’automobile che è stata un simbolo del Novecento, il “Maggiolino”. Sarà conservato in un museo.
Voluta da Hitler in pieno Reich nazista per essere l’utilitaria di tutti, contraltare della statunitense Ford T, è diventata molto di più grazie ad un motore posteriore e a quelle linee inconfondibili del modello Typ1 disegnate dall’ingegnere austriaco Ferdinand Porsche.
Un successo. Al punto che dopo la guerra “Beetle” conquista anche l’America, diventando un emblema della cultura ribelle e anticonformista degli hippie.
Un’icona. Tale da trasformarsi in divo hollywoodiano, protagonista nel 1968 di “The Love Bug”, ” Un Maggiolino tutto matto”, film della Disney, poi saga, che farà sognare milioni di bambini.
Un oggetto amato, venerato, omaggiato. Un “carro del pueblo”, come è stato ribattezzato in Messico. Che oggi entra nella leggenda. Auf Wiedersehen!