Mi sono avvicinata a questo libro per il titolo, “La volatilità dell’amore“. Un colpo di fulmine. Amore a prima vista.
Come quello della storia stessa, narrato con maestria da Uwe Timm. Scrittore tedesco che a sua volta ha vissuto quell’innamoramento improvviso che sovverte vite e mondo.
Gli attanti sono quattro, due coppie ben assortite singolarmente che vanno però a riassortirsi incontrandosi. Esattamente come gli elementi chimici, insegnava il Goethe de “Le Affinità elettive“.
Sono poi le conseguenze dell’amore a sparigliare le carte. Ricordandoci che ciascuno reagisce a modo suo alla fine delle cose. Chi fuggendo, chi ritirandosi, chi ricominciando, chi mantenendo la trama esile delle relazioni.
Con un monito per tutti. Quanto afferma lo scrittore stesso: “Ci si illude di poter calcolare l’affinità, di poter trovare qualcuno per algoritmi. Ma ci si innamora per odori, un dettaglio del sorriso, qualcosa di impossibile da prevedere.“