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Posts Tagged ‘Ultimo tango a Parigi’

Più arduo e solitario il cammino senza un tal nocchiero.

Difficile condensare il regista Bernardo Bertolucci in una sola parola, ma forse Maestro si avvicina. Per quel di più, magis appunto, insito nella parola “magister“.

Per padre il poeta Attilio che gli fa amare lo scavo nella parola, per vicino di casa il giovane Pasolini che lo vuole aiutante nel suo primo film.

Il resto è storia del cinema. Perché “Ultimo tango a Parigi”, “Novecento”, “L’ultimo imperatore” , “Il té nel deserto”, “Piccolo Buddha” sono capolavori assoluti, pietre miliari della settima arte. E Bertolucci è l’unico italiano ad aver vinto il premio Oscar come miglior regista.

Mi piace ricordarlo con i versi di una poesia, “Decisioni per un orto”, di suo padre Attilio che ho avuto l’onore di incontrare in occasione del Premio Montale: “Bisogna rivalutare questo orto / recingerlo dove è aperto di rete metallica / azzurra“.

Ecco, penso che l’azzurro, colore dei poeti, sia quello con cui sta ora “giocando” il Maestro Bertolucci. L’ultimo imperatore del cinema.

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brando45

Se ne andava dieci anni fa. Rimanendo però nella storia del cinema.

Soprattutto per quel viso così particolare. Tale da descrivere a tutto tondo i suoi personaggi.

Dal selvaggio Johnny in chiodo stile biker capo banda dei Ribelli Motociclisti, al coraggioso lavoratore portuale Terry Malloy, dall’incredibile Don Vito Corleone padrino di mafia, all’improbabile tanguero perso tra sogni e sensi nella Ville Lumière, fino al colonnello americano Kurtz disertore in Saigon, che in quel ritiro da semidio, giunto ormai al suo punto di rottura, sembra raccontare la parabola dell’attore.

Sempre affascinante, ribelle, presuntuoso.

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