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Posts Tagged ‘Trieste’

Si è spento Boris Pahor. Era vecchio si dirà. Già, ma i testimoni dell’Orrore dovrebbero essere esentati dall’umano destino mortale.

Scrittore triestino, di quella Trieste crogiolo di popoli e culture, testimone sempre vigile contro i crimini del nazifascismo ma pure contro la repressione comunista nei territori dell”ex Jugoslavia. E anche delle devianze del nostro tempo.

Boris Pahor è stato il padre di un memorabile testo come “Necropoli”, libro autobiografico intenso e sconvolgente, in cui racconta la sua esperienza del Campo di concentramento di Natzweiler-Struthof sui Vosgi, affinché la Memoria non si perda e la Storia non sia passata invano. Ma oltre alla fedele testimonianza delle atrocità dei lager nazisti, “Necropoli” è anche un emozionante documento sulla capacità di resistere e sulla generosità dell’individuo. Perché Pahor, pur avendo perso in quell’orrore molta parte di sé e dei suoi compagni, sottolinea comunque l’umanità mai del tutto sconfitta.

Perdiamo un custode rigoroso del “filo spinato” del Novecento, ma anche del nostro tempo.

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Scrittore mitteleuropeo Claudio Magris, che ha reso onore di continuità alla Trieste di Saba e Svevo e Joyce.

Capace di raccontare una grande visione europea in “Danubio”, così come il minimo universo della vita in “Microcosmi”. Sottesi in entrambi i valori universali. E nel mezzo, sul ponte come ci indica lui, “L’infinito viaggiare” che è l’esplorazione dell’esistenza:

“Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo.”

Auguri quindi ai suoi ottant’anni. E alla sua scrittura cristallina, nonché a quella profonda e preveggente capacità di raccontare ogni luogo geografico come luogo essenzialmente umano. Perché, sono parole sue, “è soprattutto nel dialogo, nell’uscire da se stessi e nell’incontrare l’altro, che consiste il senso dell’esistenza.”

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"Monumento ad Auschwitz" di Marcello Mascherini (1958) - Risiera di San Sabba, Trieste

“Monumento ad Auschwitz” di Marcello Mascherini (1958) – Risiera di San Sabba, Trieste

Risiera di San Sabba a Trieste.

Unico forno crematorio italiano.

Vi furono eliminati migliaia di partigiani, antifascisti, ebrei.

Oggi la Risiera è un museo.

Per ricordare che è stato.

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