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Posts Tagged ‘trasparenza’

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Mare mare mare ma che voglia di arrivare lì da te da te 
sto accelerando e adesso ormai ti prendo 
Mare mare mare sai che ognuno ha il suo mare dentro al cuore sì
e che ogni tanto gli fa sentire l’onda 
Mare mare mare ma sai che ognuno ha i suoi sogni da inseguire sì 
per stare a galla e non affondare no“.

Da “Mare mare mare” di Luca Carboni

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Ce ne siamo accorti tutti. Fa freddo. Un freddo quasi ghiacciato.

Questo tipo di freddo, con temperature polari, mi porta a visualizzare laghi quasi gelati di montagna.

In cui la trasparenza è ancora una priorità. Bellissima e rigenerante.

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Sebastiano Brancato - "La scampagnata"

Sebastiano Brancato – “La scampagnata”

Bella l’idea della scampagnata grillesca.

Paesaggio bucolico, cibo sano, porte chiuse, telecamere spente. E lo streaming da loro tanto amato? Possibile averlo dimenticato a casa?

Cosa doveva nascondere il Capo nel suo discorso a tavola perché i “cittadini” da lui sempre citati non potessero ascoltare?

Poi pensi che proprio a pranzo il capofamiglia tiene il sermone. E in casa, non fuori, si lavano i panni quando non del tutto tersi.

Con buona pace della trasparenza.

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Siamo ormai quotidianamente inondati dall’esperienza streaming, un fluire continuo come quello degli Ultracorpi che invadevano gli umani nel film cult di Don Siegel.

Ma è vera trasparenza? Che tutto sia ripreso da una telecamera ci assicura che la dimensione relazionale a cui stiamo assistendo sia autentica e soprattutto foriera di sviluppi fecondi in un tavolo di trattative? O è piuttosto una pantomima, una messinscena di ruoli assegnati e consolidati, e proprio in virtù di ciò non cedibili agli occhi del mondo?

La “messa” cantata (quando non muta o negata) dell’incontro streaming tra Bersani e le “stelle” Lombardi & Crimi diventa spunto di amara riflessione. Quante guerre sarebbero state chiuse nella storia senza cedere ciascuno qualcosa? Ma ciò è possibile solo nel chiuso delle stanze. Perché non sempre guardare tutto equivale a vedere tutto, e per chi è guardato i termini dell’incontro cambiano. La consumazione di un rapporto è forse più produttiva senza voyeurs. Sapere di essere guardati cambia comunque i termini del rapporto. Al punto da ridurlo ad una farsa da reality. Sarà stato un caso che al suddetto incontro fosse presente, quale addetto ufficio stampa, Rocco Casalino, concorrente della prima edizione del televisivo “Grande Fratello” italiano?

La Lombardi durante quella seduta streaming dichiarò, con quella sua spocchiosa saccenza di chi poco sa e molto osa, che le sembrava di essere ad una puntata di “Ballarò”. A me, vedendoli, sembrava piuttosto un allucinante piano sequenza del film “The Truman Show”. Che, già “vecchio” di quindici anni, sta pericolosamente diventando sempre più attuale.

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Quando scendo “sotto” sto bene. Sott’acqua intendo.

Ritrovo quegli elementi che “sopra” iniziano a scarseggiare. Silenzio, trasparenza, armonia.

E mi riecheggiano i versi dell’amato Montale che, tratteggiando Esterina, in “Falsetto” scrive:

L’acqua è la forza che ti tempra,
nell’acqua ti ritrovi e ti rinnovi: 
noi ti pensiamo come un’alga, un ciottolo, 
come un’equorea creatura 
che la salsedine non intacca 
ma torna al lito piú pura.

Non so se dopo le mie “discese” torno “al lito più pura“.

Sicuramente “atterro” più leggera.

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