Come ha detto Ilaria Cucchi, un muro è crollato. Quello fatto di omertà, silenzi, bugie, depistaggi. E pestaggi. Ora non solo evidenti ma anche confessati.
Cosi la storia di Stefano Cucchi diventa paradigmatica di tante ingiustizie. Una storia italiana. In negativo.
Ma una storia italiana anche in positivo. Perchè ci ricorda con evidenza che ci sono persone che con determinata ostinazione lottano affinché la verità torni a galla dal fondo oscuro delle nefandezze.
In questa storia hanno il nome di Ilaria Cucchi e della sua famiglia che, insistendo nella ricerca dei colpevoli, ci fanno ancora credere nell’idea che la giustizia umana sia infine possibile.
La speranza è che si giunga a vedere chiaro anche per chi continua ad aspettare intorno ad altri nomi, protagonisti, loro malgrado, di vicende ancora oscure. Giulio Regeni e Ilaria Alpi sono due dei tanti nomi che ancora attendono verità.