Sono una cultrice di Jain, ormai si sa. Per i suoni pop, i giochi di parole, i video colorati, le culture altre.
Questa volta, in “Star”, Jain critica la popolarità fine a se stessa:
“You wanna be a star
But you don’t know who you are
You wanna be a star
But you can’t stand the light
Vuoi essere una stella
Ma non sai chi sei
Vuoi essere una stella
Ma non sopporti la luce”.
E poi quel gioco tra sigle, ovvero tra quanto abbiamo e quanto siamo:
“I don’t need no MBA
To know music’s my DNA
Non ho bisogno di MBA
Per sapere che la musica è il mio DNA” .
A ricordarci di cosa debba rifulgere una vera “Star”.