Già. Non ho dato il benvenuto al nuovo mese.
A parte che è un mese che non amo particolarmente, perché racconta in modo spudorato la fine incipiente nonché definitiva dell’estate. E, in sottotitolo, delle altre stagioni…
Ma pensieri miei a parte, faccio proprio fatica a dare forma a questo mese. Sarà perché continuano a ruotare tra i miei assi mentali parole quali spread, Sulcis, trattative, spending review, Ilva, complotti. Termini che raccontano di un’estate altalenante, scura, amara, tagliente, avvelenata, infida. Oltre che calda e soffocante. Al punto da pregare acqua per lavare colpe, assenze, silenzi, danni.
Acqua che dislavi, acqua senza ricavi.