Tanti guariti e contagi a decrescere.
Questa sarebbe una buona sorpresa per il primo aprile. Senza scherzi.
Con i pesciolini a sorridere insieme a noi.
Posted in Attualità, tagged contagio, guarigione, pesce d'aprile, pesciolini, primavera, primo aprile, sorpresa, sorrisi on 1 aprile 2020| 1 Comment »
Tanti guariti e contagi a decrescere.
Questa sarebbe una buona sorpresa per il primo aprile. Senza scherzi.
Con i pesciolini a sorridere insieme a noi.
Posted in Parola, tagged 1° aprile, arte, dipinto 3D, pesce d'aprile, pesciolini, resina, Riusuke Fukahori, sorpresa on 1 aprile 2016| 1 Comment »
Possibile che i pesciolini siano finiti in una padella in cui galleggia non olio ma resina?
Tranquilli! E’ “solo” arte, magistrale infingimento.
E poi oggi è giorno di sorprese e pesciolini poco fritti!
Posted in Attualità, tagged Camere riunite, casta, elezione Presidente, Parlamento, Partito del Nazareno, Patto del Nazareno, Presidente della Repubblica, sorpresa on 29 gennaio 2015| 2 Comments »
Oggi, a Camere riunite, si comincia a “lavorare” per eleggere il Nuovo Presidente della Repubblica.
Salterà il cosiddetto “Patto del Nazareno”?
O vincerà il “Partito del Nazareno”?
Oppure, a sorpresa, dal “cappello” parlamentare esce proprio chi non ci aspettiamo ma vogliamo?
Posted in Libro, tagged bacio, capitolo, delicatezza, leggerezza, primavera, sorpresa on 26 marzo 2011| 2 Comments »
IL LIBRO
“La delicatezza” di David Foenkinos (2010 – edizioni e/o)
E’ una qualità che abbiamo dimenticato, forse per la sua insita fragilità. Eppure a volte la delicatezza diventa protagonista inaspettata, scardinando vite che sembrano ormai definitivamente decise. E’ un libro in cui un capitolo può semplicemente riportare una battuta di un film, o una definizione del vocabolario, o gli ingredienti di una ricetta, o la posologia di un medicinale. E nulla è per caso. Perché Nathalie, la protagonista, è una donna che viene sorpresa. Perché Markus è l’uomo che la sorprende, perché come dice l’autore “quella donna gli aveva amputato il sonno”. Certi passaggi sono un esercizio alla riflessione (“All’inizio di un rapporto si potrebbe quasi analizzare ogni bacio. Tutto si staglia perfettamente in una memoria che progredisce lenta nella confusione della ripetizione”), altri sono un invito lieve a lasciarsi andare (“Nathalie cominciò a baciarlo con foga. Un lungo e intenso bacio, di un’intensità adolescenziale”), altri ancora uno dei quesiti banali ma non troppo che ci si pone in certe situazioni (“che si fa quando una bella donna ti bacia senza una parola di spiegazione?”).
Da gustare lentamente, perché i toni della leggerezza rendono questo libro un assaggio di primavera. E di delicatezza.