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Posts Tagged ‘Slow Food’

Parole come shapulana e katogo in questi giorni a Torino sono “pane quotidiano”. Merito di “Terra Madre-Salone del Gusto”, la rassegna internazionale dedicata alla cultura del cibo.

Mercati, orti, presidi, prodotti, artigiani, storie, cucine. Ad invadere tutta la città, con settemila contadini, pastori, pescatori e cuochi provenienti da ogni latitudine. E una filosofia condivisa, quella di Slow Food, per cui “mangiare è un atto agricolo e produrre è un atto gastronomico”.

“Voler bene alla terra” il tema di questa edizione, per ricordare l’attenzione affettuosa che da umani dobbiamo al nostro pianeta. Risorsa di tutti. Da proteggere con cura da parte di ciascuno.

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Da poche ore al Lingotto di Torino si è aperto il “Salone del Gusto e Terra Madre”, per la prima volta insieme, a dimostrazione che il cibo è territorio, cultura, gastronomia, società, natura. Slogan di questa edizione è “Cibi che cambiano il mondo”, un progetto ma anche un augurio nella volontà di preservare ambiente e salute di ciascuno attraverso l’elemento indispensabile alla vita.

Mettere all’interno del Salone i prodotti di 100 Paesi del mondo segna un punto di partenza, per fare di questo appuntamento il più grande appuntamento del mondo della gastronomia e dell’alimentazione” ha detto Carlo Petrini, fondatore di Slow Food all’inaugurazione, in un Palaolimpico affollato di kimono, sombreri, tuniche, gilet in un linguaggio che racconta i colori e le specificità del mondo.

Stamane sono state raccontate (tra gli interpreti anche il Premio Nobel Dario Fo) queste parole: fame, biodiversità, educazione, acqua, rete, seme, energia, terra.

Riflettiamoci e ciascuna scelga la propria, difendendola nella quotidianità. Fino a farne un presidio.

 

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Da ieri, e fino a lunedì 19, le strade di Bra, in provincia di Cuneo, sono invase da fontina, parmigiano, toma, asiago, gorgonzola, pecorino, caciocavallo, stracchino, castelmagno, provolone, taleggio, mozzarella, montasio, robiola…

Si è aperta infatti la Fiera Internazionale del Formaggi, “Cheese 2011, Le forme del latte”, organizzata da Slow Food, l’associazione no-profit, che promuove “un cibo buono e di qualità” tutelando la biodiversità. Una festa goduriosa per tutti gli amanti del formaggio, ma anche la difesa della produzione casearia di qualità contro le logiche delle multinazionali agroindustriali. Laboratori, degustazioni, cene in un territorio, Langhe e Roero che, insieme al Monferrato, sono l’unica candidatura italiana 2011 a Patrimonio dell’Unesco.

Camminando per le vie di Bra ogni visitatore si sentirà come il “Baldus” di Folengo, quando racconta: “Alpi di formaggio sono quelle che noi abbiamo passato per di là / – formaggio ora tenero, ora ben stagionato, ora di mezza via”. Cheese!

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