Quest’anno al 73° “Festival di Sanremo” è di scena il numero 2, a partire dai presentatori.
Spopola in particolare nei titoli delle canzoni, dall’essenziale “Due” di Elodie al moltiplicato “Duemilaminuti” di Mara Sattei. Passando poi per il doppio intrecciato in “Due vite” di Marco Mengoni e per il famoso logo di antica scrittura con “Lettera 22” dei “Cugini di campagna”.
Ma furoreggia anche nei versi, “Spaccando in due il silenzio” (Grignani) mentre “siamo due cause perse” (Sethu), forse perché “due milioni di parole non bastano” (Paola e Chiara) quando si è “due gocce di pioggia” (Mr. Rain) o “due iniziali in un cuore di sabbia” (LDA).
Insomma, tutto questo fiorire di “due” muove pensieri intorno all’unico numero primo pari. Il “due” è il numero della relazione di coppia, ma anche dell’indecisione e della divisione. In numerologia rappresenta il Verbo, la Sapienza, la Parola Divina. In matematica è il primo dei numeri detti “intoccabili”, ma è anche “pratico”, “odioso” e “oblungo”. Ma soprattutto non è “perfetto”.
E lo sappiamo bene. Perché tutto ciò che è “due”, cioè “incontro”, va mediato. Via complessa ma necessaria alla convivenza di idee diverse. Specialmente in questo reo Tempo.
Ps: non sempre le canzonette “sono solo canzonette“…