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Posts Tagged ‘Repubblica Italiana’

Un passaggio di consegne distopico quello tra la senatrice Liliana Segre, che ieri 13 ottobre 2022 ha presieduto l’apertura della diciannovesima legislatura a Palazzo Madama, ed il senatore Ignazio La Russa che è stato eletto alla seconda carica dello Stato. E proprio nel centenario della “Marcia su Roma”.

Quello di Liliana Segre è stato un discorso di monito per tutti: “Le grandi democrazie mature dimostrano di essere tali se, al di sopra delle divisioni partitiche e dell’esercizio dei diversi ruoli, sanno ritrovarsi unite in un nucleo essenziale di valori condivisi, di istituzioni rispettate, di emblemi riconosciuti. In Italia il principale ancoraggio attorno al quale deve manifestarsi l’unità del nostro popolo è la Costituzione Repubblicana, che come disse Piero Calamandrei non è un pezzo di carta, ma è il testamento di 100.000 morti caduti nella lunga lotta per la libertà; una lotta che non inizia nel settembre del 1943 ma che vede idealmente come capofila Giacomo Matteotti.”

Parole da brividi, soprattutto vedendo poi l’elezione a Presidente del Senato di Ignazio La Russa che non ha bisogno di presentazioni. Giunto a tanto col contributo di una ventina di voti dell’opposizione. E che, nel suo discorso di insediamento, ha auspicato che alle feste nazionali del 25 aprile (Liberazione), 1°maggio (Lavoro) e 2 giugno  (Repubblica), a cui aveva fatto riferimento la senatrice Segre come date da celebrare e vivere non come “divisive” ma con “autentico spirito repubblicano”, si possa “aggiungere la data di nascita del Regno d’Italia che prima o poi dovrà assurgere a festa nazionale”. Tempo storico in cui, va ricordato, eravamo monarchia e senza alcuni territori ora italiani (leggi Veneto e Trento e Trieste e Roma e il Lazio). Cosa dovremmo festeggiare (forse il re?!) e in cosa sentirci uniti (senza alcune parti) non è affatto chiaro. Sarà l’emozione (e forse l’incredulità) di sedere su tanto scranno dato il cursus honorum. 

Cominciamo davvero bene…

Ps: oggi si è replicato, con la nomina di Lorenzo Fontana (anche per lui ogni presentazione appare superflua) a Presidente della Camera, ovvero alla terza carica dello Stato. Nomi quali Sandro Pertini o Nilde Iotti appaiono davvero lontanissimi.

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“La Costituzione è il fondamento della Repubblica. Se cade dal cuore del popolo, se non è rispettata dalle autorità politiche, se non è difesa dal governo e dal Parlamento, se è manomessa dai partiti verrà a mancare il terreno sodo sul quale sono fabbricate le nostre istituzioni e ancorate le nostre libertà.”

Luigi Sturzo

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La Repubblica Italiana nasceva 75 anni fa.

La Costituzione l’ha resa indubbiamente bella. Le imperfezioni si sono però rese evidenti fin da subito nel suo tessuto endemico, dalla corruzione alla mafia, dalla scarsa cura intorno ad ambiente ed infrastrutture alla insufficiente attenzione verso le aree e le persone più fragili del Paese.

Continuare a ricercare un senso comune, insito nella parola stessa “repubblica”, porgendolo alle generazioni future, questo dovrebbe essere il dovere etico di ciascuno. Ancora, purtroppo, poco endemico.

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L’orrore delle foibe colpisce le nostre coscienze. Il dolore, che provocò e accompagnò l’esodo delle comunità italiane giuliano-dalmate e istriane, tardò ad essere fatto proprio dalla coscienza della Repubblica”.

Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana – 10 gennaio 2021 (“Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra)

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Cittadini attenti agli altri, ognuno a suo modo. In atti di eroismo, nella solidarietà, nel soccorso, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità, nelle attività per la coesione sociale, l’integrazione, la ricerca e la tutela dell’ambiente.

Trentadue onorificenze al Merito della Repubblica Italiana conferite dal Presidente Mattarella. Perché esempi di impegno civile e testimonianza dei valori repubblicani.

Di questi tempi merce rara e preziosa. La forza autentica di un Paese.

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“Viva la Repubblica, viva l’Unione Europea, viva l’Italia”.

Nelle parole conclusive del suo primo discorso da Presidente della Repubblica si rendevano evidenti i valori di riferimento di Carlo Azeglio Ciampi. Dall’adesione alla Resistenza alla fedeltà alla Costituzione, guidando l’ingresso del nostro Paese nella moneta unica europea.

Un uomo delle istituzioni, con un alto senso dello Stato. Ma anche un Capo di Stato molto popolare, il Presidente dell’orgoglio italiano. Che ha ridato importanza al valore della patria, nei simboli e nei contenuti.

Ha spronato il popolo italiano a ricordare il valore delle proprie radici, con lo sguardo però rivolto al futuro. Infatti spesso, rivolgendosi ai giovani, li esortava dicendo loro: “Ora tocca a voi”.

Che il suo vivere come un dovere, “una missione” diceva lui, gli incarichi conferiti possa essere d’esempio in un tempo tanto scarso. Per etica e impegno.

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festa repubblica

Se il 2 giugno è Festa della Repubblica, l’augurio è che gli Italiani tutti ricordino il senso profondo della parola “Repubblica”.

Cosa di tutti, non del singolo.

Con buona pace di peculato e affini.

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Cinquant’anni fa moriva Luigi Einaudi, primo Presidente della Repubblica Italiana.

E ripensando oggi a certe stature morali, certe parole appaiono quanto mai attuali: “O tempora, o mores!” (“Che tempi…! Che costumi…!”) – Cicerone, Catilinaria, I.

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