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Posts Tagged ‘Ragazzi di vita’

Nasceva 100 anni fa, il 5 marzo 1922, Pier Paolo Pasolini. Poeta, regista, romanziere. “Corsaro” per definizione.

Scriveva PPP il 10 giugno 1973, a proposito di un tempo che si stava chiudendo, somigliante al nostro: “Non è un cambiamento d’epoca che noi viviamo, ma una tragedia. Ciò che ci sconvolge non è la difficoltà di adattarsi a un nuovo tempo, ma un immedicabile dolore simile a quello che dovevano provare le madri vedendo partire i loro figli emigranti  e sapendo che non li avrebbero visti mai più. La realtà lancia su noi uno sguardo di vittoria, intollerabile: il verdetto è che ciò che si è amato ci è tolto per sempre.”

Uno sguardo chiaroveggente quello di Pasolini. E dolente. Come chi ascolta nel profondo l’anima del mondo.

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pasolini-film

Noi siamo un paese senza memoria. Il che equivale a dire senza storia. L’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell’oblio dell’etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni. Ma l’Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com’è. In cui tutto scorre per non passare davvero. Se l’Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla […] I vizi di questo Paese sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale.” – Da “Scritti corsari” di Pier Paolo Pasolini

Le opere di Pasolini appaiono oggi, nel 2015, descrizioni lucide del presente. Nonostante siano trascorsi quarant’anni dalla sua morte.

Il suo occhio interno, profetico e corsaro, sembrava anticipare, come solo le menti geniali, quanto poi sarebbe avvenuto sotto i nostri occhi meno attenti e più opachi. E forse anche meno coraggiosi.

Ps: in dedica a lui e a chi è Altrove,

Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
l’abulico, l’atletico, il buffone, l’ubriacone, il rissoso?
Tutti, tutti, dormono sulla collina.

(da “Antologia di Spoon River” di E.L.Masters)

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garzanti

Era l’ultimo dei grandi editori solitari.

Pubblicò “Ragazzi di vita” di Pier Paolo Pasolini e “Quer pasticciaccio brutto di via Merulana” di Carlo Emilio Gadda, ma anche Mario Soldati e Paolo Volponi. Ha scoperto Ferdinando Camon e ha pubblicato, nella collana verde di Poesia, autori come Mario Luzi, Giorgio Caproni e Attilio Bertolucci. E le Garzantine occhieggiano da molte delle nostre librerie.

Livio Garzanti ha avuto intuito e amore per il suo lavoro. O meglio, mestiere. Quello dell’editore artigiano. Sempre più lontano.

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