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Posts Tagged ‘Quentin Tarantino’

Le note del Premio Oscar Ennio Morricone sono immediatamente riconoscibili. E propriamente visibili.

Perché al loro dipanarsi uditivo è fulmineo l’apparire delle scene filmiche che ne hanno scatenato la composizione.

Le immagini sfilano così davanti ai nostri occhi, anche senza rivederle.

Dalla sequenza sgranata dei baci cinematografici in “Nuovo Cinema Paradiso” alla drammatica scena cimiteriale del “triello” ne “Il buono, il brutto, il cattivo”, dal sogno oppiaceo e struggente di Noodles/De Niro in “C’era una volta in America” all’assolo di Gabriel tra i nativi sudamericani in “Mission”. Per ricordarne solo alcune.

Forse è per questo che Ennio Morricone è un Maestro delle colonne sonore. Perché compone musica sublime facendola aderire, quale vestito di alta fattura, al film da musicare. Nota e fotogramma intrecciati in un connubio superiore. Uno di quei matrimoni che, se ben riusciti, durano per sempre. In virtù di un sommo sacerdote ad officiare tale rito.

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pulp fiction

Vent’anni dopo aver vinto la Palma d’oro a Cannes il film di Quentin Tarantino torna sulla stessa scena della vittoria.

Questa volta proiezione sulla spiaggia della Croisette per festeggiare l’anniversario di una pellicola divenuta subito un cult.

Il twist ballato da Mia Wallace/Uma Thurman e Vincent Vega/John Travolta sulle note di You Never Can Tell di Chuck Berry è diventato una delle scene filmiche più famose. Ma sono state la cronologia frammentata, l’accuratezza dei dialoghi surreali, la perfezione di ogni sequenza, la fluidità del racconto ad essere apprezzate dai critici, facendo così entrare “Pulp Fiction” nella storia del cinema.

Amante del 35 mm, Quentin ha ottenuto che la proiezione del suo film non fosse in digitale, che il regista definisce un’opportunità per i giovani, è la democrazia del cinema, però è anche la sua morte per chi ama come me la pellicola. Spero solo che la prossima generazione torni ad avere un rapporto romantico con i film nonostante il digitale”.

Per ricordarci che le nuove tecnologie non sono tutto. Soprattutto per l’arte.

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