E’ una storia di tempo. Che è fondamentale in tutto, ma destinico in amore.
Per me, che da tempo mi occupo di tempo, è stata una potente breccia in una miriade di dimensioni parallele. Quelle in cui i nostri io pongono in essere le scelte che noi non facciamo.
Q è Quentina, la giovane di cui si innamora il protagonista, uno scrittore. Insieme e da subito condividono ideali, sogni, progetti. Sanno di essersi trovati, il matrimonio è dietro l’angolo. Senonché una telefonata dell’io futuro dello scrittore allo scrittore stesso gli vieta di prendere quella decisione. Con motivazioni inappellabili.
Da quel momento ogni scelta /non scelta sembra portare il protagonista sempre più lontano da Q, con io futuri che gli impongono altre scelte / non scelte per vivere al meglio la sua vita. Che è stata la loro. Ma che sta diventando la sua. In un progetto continuo e caleidoscopico che va facendosi nel suo farsi. Con le tessere di una vita che sembrano, come in un puzzle, andare comunque nel posto a loro destinato.