Ho nuovamente scelto un libro perché è stata la copertina a scegliere me. Per le forme semplici, i colori primari e l’atmosfera estiva, intuibile da costume-mare-relax.
La macchia rossa sottolinea però il genere poliziesco, già definito dal titolo, “Madame Le Commissaire e l’inglese scomparso”. In realtà è l’ambiente provenzale, con i suoi profumi di lavanda e il frinire di cicale e il ritmo lento tra un pastis e una tapenade all’ombra dei platani, ad accompagnare il lettore fin dalle prime pagine.
Ci si ritrova così, grazie alla sapiente scrittura di Pierre Martin, in vacanza in una tranquilla e ridente località del Sud della Francia insieme alla protagonista, in fuga da ricordi traumatici di lavoro. Senonché una strana scomparsa mette in moto un meccanismo alquanto naturale in lei, per cui comincia ad indagare, tra una nuotata e una grigliata. Ma ad ogni passo la trama sembra infittirsi, con un meccanismo di suspence crescente. A tal punto da richiedere a Isabelle Bonnet piena e completa operatività, seppur tra una partita di petanque e una gita a Saint-Tropez.