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Posts Tagged ‘professore’

Un grande scienziato, un grande uomo.

Un onore per l’Italia. Ora una perdita per il mondo intero.

Che il suo insegnamento, non solo di scienza, possa restare da esempio per l’umana comunità. E che la ricerca proceda sempre, come auspicava il Professore.

A lui la gratitudine di tutti.

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Chi non ha a che fare con la scuola pensa che la fantasia vada oltre la realtà.

Chi a scuola ci lavora vede confermata l’idea che la realtà supera la fantasia.

Ottime le interpretazioni: da premio quella di Roberto Herlitzka già notevole nell’Aldo Moro di Bellocchio, di misura, anche affettiva, come solo certe dirigenti scolastiche, Margherita Buy, e di scavo, quasi personaggio da romanzo di formazione, quella di Riccardo Scamarcio.

Scene cult: la lotta per la sedia, la ricerca della penna, il colloquio prof-genitore. Ma non vi dico di più.

Per non sottrarvi due ore di divertimento, sorpresa, nostalgia.

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Estratto di conversazione, Consiglio di Classe (quarta liceo scientifico), anno 2012.

– Professore di Lettere (con tono dispiaciuto): “E’ un peccato che questi studenti non abbiano mai letto “Pinocchio”, anche perché diversi personaggi metaforici hanno lì la loro ‘culla’ “.

– Genitore di studente (con tono stizzito): “Non so perché vuole che leggano “Pinocchio”, che è anche un libro spesso [sob!]. Non era meglio che leggessero già in preparazione alla classe quinta del prossimo anno “Il piacere” di D’Annunzio o Pavese?“.

– Professore di fisica (con tono divertito e orgoglioso): “Ah, nemmeno io ho letto “Pinocchio”! [sob!]”.

Le considerazioni in merito sarebbero numerose, ma io mi limito a tre.

1) Sarebbe sempre auspicabile il rispetto del lavoro altrui, specie se tale lavoro non è quello abitualmente svolto, perché le coordinate sottese a qualsiasi scelta lavorativa non sono mai, si spera, casuali. Per un chirurgo, per esempio, usare un ferro al posto o prima di un altro non penso sia una scelta randomizzata.

2) I “gusti” sulle letture rimangono sempre personali e l’orizzonte a loro intorno è talmente esteso e in movimento che si può pensare di coglierne solo una parte e, se si è particolarmente fortunati, il suo “raggio verde”.

3) Ogni scelta intorno ai libri, anche a scuola, resta quindi opinabile per sua stessa definizione. Ciò non toglie che i libri non siano assegnati a random ma, per quanto mi riguarda, pensati intorno ad un percorso deciso ad inizio anno scolastico in base al gruppo classe. Su tale percorso lascio poi cadere le “briciole di Pollicino”, illudendomi e sperando che alcuni “cibi” li si senta così “appetitosi” da poterli poi cercare in base ai propri tempi, gusti e sensibilità. E talvolta accade. Altro sono i “fondamentali” quali D’Annunzio o Pavese che vanno “accompagnati” e contestualizzati. Spesso leggere certi autori prima di Leopardi risulta comunque poco utile. Come non aver letto “Pinocchio” una prima volta da piccoli. E’ questione di tempi. Rispettarli fa la differenza. Come i turni di conversazione.

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Non per tutti! Solo per i docenti e per chi ha un debito da saldare.

Sulla seconda categoria ne parlerò prossimamente, tanto in questi giorni “debito” e “saldare” sono parole molto attuali.

Per quanto riguarda la prima categoria, è tutta l’estate che sento: “Se rinasco faccio il Professore! Così fino a metà settembre sono in ferie!” Ricordo agli amanti dei desideri per la prossima reincarnazione che dovrete presentarvi, immancabilmente, sul posto di lavoro tanto sospirato, il primo settembre  per il collegio docenti di inizio anno scolastico. Entrerete a scuola belli abbronzati e ricchi di buone intenzioni sul “Nuovo Corso”, ma dopo le prime comunicazioni vi sentirete come se i benefici delle vacanze fossero improvvisamente svaniti. Vi ritroverete assegnate classi sconosciute perché a volte la continuità didattica è solo una bella espressione, dovrete compilare il foglio dei desiderata sull’orario e il giorno libero, già sapendo che i desideri rimarranno tali, scoprirete che oltre ai dipartimenti, ai consigli di classe, alla programmazione, alle prove di recupero, agli scrutini per i “rimandati”, forse per il 12 settembre, inizio delle lezioni, vi si richiederà anche di mettere mano alla manovra finanziaria, tanto cambia ogni giorno…

Bene, se sarete sopravvissuti al primo giorno non scordatevi il passaggio in segreteria per il ritiro del vostro personale registro. Qui bisogna essere veri esperti del settore. Infatti dalle richieste che vengono avanzate si possono intuire gli anni di servizio del richiedente: il supplente aspetta timoroso quanto gli sarà dato, il docente d’annata richiederà un registro dal numero di fascicoli corrispondente al numero delle classi.

Dimenticavo!  Non avrete più alcun ufficio di riferimento, ça va sans dire, come nel lavoro della vostra vita precedente, né scrivanie solo vostre. Non scordate il materiale didattico, i libri di testo, che avrete come saggio gratuito, ma dovrete scoprire a quali rappresentanti di zona corrispondano le case editrici che cercate, e i numeri di telefono per rintracciarli sono la prima caccia a tesoro dell’anno. Vi piacerà, perché quasi nulla a scuola si può fare in automatico, e ogni giorno è davvero un nuovo giorno!

E il bello deve ancora venire. Lo scoprirete nei prossimi giorni, con l’arrivo di tanti ragazzi a riempire tutto lo spazio del vostro nuovo “ufficio”. Ma siete rinati e, come da vostro desiderio, siete Professori!

Buon anno scolastico! Il circo comincia.

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