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Posts Tagged ‘Prima Guerra Mondiale’

In tale disgraziato (perché la grazia ha volto altrove il suo sguardo) tempo pandemico ci sentiamo tutti, improvvisamente, molto più vecchi.

Vengono in mente i versi della Achmatova scritti nel 1916, già a due anni dall’inizio della guerra mondiale, di quella ecatombe che contenne in sé anche una pandemia, la cosiddetta “influenza spagnola”.

Scriveva Anna, la poetessa russa, “Invecchiammo di cent’anni. E questo accadde in un’ora sola.”

Anche a noi, abitanti del 2020, succede tanto. Siamo, saremo nelle pagine dei libri di storia. Ecco forse perché in tale opprimente modo sentiamo ora il peso del tempo su di noi.

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Gian Marco Montesano – Drappellone Palio Straordinario di Siena, ottobre 2018

Sensazione di straniamento.

Siena, Piazza del Campo. Tufo ovunque, come solo nei giorni di Palio, quelli caldi, di inizio luglio e mezzo agosto. Con la luce abbacinante durante il giorno e lunghissima al momento della corsa, coi cavalli tra i canapi a sfidare l’arrivo del crepuscolo arancio.

Ma oggi la luce appare sfumata, col sole che sembra in anticipo sul proprio sonno. E gli abiti degli spettatori a regalare meno pelle all’aria. Con qualcosa di straordinario ad abitare la Conchiglia.

Il Palio di Siena ad ottobre. Per celebrare il centenario della fine della prima guerra mondiale. Come racconta il drappellone, firmato dall’artista torinese Gian Marco Montesano.

Un soldato, un fante del Piave, che porge dei fiori ad una ragazza baciandole la mano. Nessun campo di battaglia, solo gentilezza e bellezza. Quella deturpata e dimenticata dalla violenza del conflitto.

Di ogni conflitto.

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28 giugno 1914, Sarajevo. Giorno di San Vito, festa nazionale serba.

L’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria-Ungheria, e sua moglie Sofia sono in visita ufficiale nella città bosniaca. Mentre la loro auto attraversa la città un’esplosione distrugge la vettura che segue l’arciduca, ma lo studente Gavrilo Princip, membro della Mlada Bosna (Giovane Bosnia), gruppo politico che mirava all’unificazione di tutti gli jugoslavi (slavi del sud), riesce successivamente a sparare alcuni colpi di pistola, ferendo a morte Francesco Ferdinando e Sofia.

Il gesto fu assunto dal governo di Vienna come il casus belli che diede formalmente inizio alla prima guerra mondiale. Infatti dopo solo un mese dall’uccisione della coppia, il 28 luglio,  l’Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia.

Il conflitto sarebbe stato senza precedenti nella storia: oltre settanta milioni di uomini mobilitati, con la perdita di oltre nove milioni di soldati e cinque milioni di civili. Una reale ecatombe. La Grande Guerra.

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