“Come vorrebbe imparare la leggerezza!” – Milan Kundera, da “L’insostenibile leggerezza dell’essere”.
Quando penso alla leggerezza penso a mia mamma.
E ora, quando penso a lei, è il soffione leggero di primavera ad affacciarsi al davanzale dei miei pensieri. Con quell’abbraccio di polline che sfuma lieve, quasi insostenibile. Un invito di danza ad alleggerirmi il cuore.