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Posts Tagged ‘Piazza del Campo’

Uno strano Palio di Siena, questo del 2 luglio 2022, dopo due anni di sospensione per pandemia. Quasi il Palio irreale descritto da Fruttero & Lucentini ne “Il palio delle contrade morte”.

Tutto sembrava uguale a come lo si era lasciato. La folla in Piazza del Campo con Fonte Gaia a farsi piccolina, il colore del tufo a rendere sabbiato l’intero paesaggio, le feste e i maneggi di contrada per preparare la corsa.

Ma il caso (o il fato?) ha cominciato ad ordire la sua trama “gialla” da “Dieci piccoli indiani”, qui cavalli, che uno dopo l’altro vengono esclusi, per loro tutela, dalla “tratta”.

Istrice e Civetta già il giorno precedente, Liocorno e Bruco (per caduta del fantino) durante le nervose lotte al canapo per la partenza. Corsa quindi decimata, quasi chimerica, con soli sei cavalli, di Drago, Torre, Chiocciola, Pantera, Lupa, Valdimontone. Per non dire del mossiere, figura chiave del Palio, anche lui sostituito alla vigilia della gara.

Dopo quasi un’ora dall’inizio, per false partenze e infortuni vari, la fiamma del Drago ha la meglio sull’altezza della Torre. E all’ombra dell’altra Torre, quella del Mangia, cala così il sipario sul Palio della Madonna di Provenzano, quello del 2 luglio 2022. Davvero uno strano Palio.

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Massimo Stecchi, “Il Drappellone del Palio di Siena”, 2019

Sul Drappellone 2019 del Palio di Siena del 2 luglio domina un intenso spatolato azzurro, come i cieli estivi della campagna senese.

La Madonna di Provenzano a vegliare dall’Alto, brunita come solo la terra di Siena.

Il gioco e la leggerezza della giostra raccontati attraverso un palloncino che sembra guidare (casualmente?) le sorti della corsa.

Un cavallo, muso verso l’alto e briglia tirata, ad immortalare la tensione aspra della gara.

E poi il senese doc che assiste e partecipa corpo e cuore, vestito solo delle proprie emozioni.

A pioggia, quasi gocce cromatiche, gli stendardi delle contrade, protagoniste assolute del Palio.

Tutto è pronto. Tra sacro e profano.

Ps: la sorte muove le sorti del Palio. La “mia” Civetta oggi, per sorteggio, aveva il migliore cavallo di piazza, ma ha ottenuto, sempre per sorteggio, la posizione di “rincorsa”… Uffa!

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Il Palio è il Palio. Nessuna interpretazione sociologica, storica, antropologica, potrebbe spiegarlo. Sublimazione e dannazione insieme del fato in ogni singolo senese e nella sua cittadinanza. Rogo furente della senesità, in ogni caso impareggiabile conferma di essa.” – Mario Luzi

Ps1: quest’anno ha vinto l’Oca. E, ancora una volta, percepisci che protagonisti del Palio, oltre il fato, sono le manovre e il mistero. Dicono che l’artista che dipinge il Drappellone, trofeo per il vincitore, ha sempre l’intuizione della contrada che vincerà il Palio, raccontata sul cencio dai colori della stessa. I colori dell’Oca sono verde-bianco-rosso, e in basso a sinistra sul Palio indovinate i colori più evidenti…

Ps2: oggi ho vinto anch’io un premio, “Most Influential Blogger”, assegnatomi dalla blogger e amica Marisa. Vi invito a visitare il suo blog, Marisa Moles’s Weblog, anche per leggere la motivazione del premio. Ciò che mi stupisce è che Marisa abbia colto, senza conoscermi personalmente, una parte profonda e poco esposta della mia essenza. Subito dopo lo stupore però penso a certe connessioni che sono realmente Wi-Fi…

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