Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘piano-sequenza’

servillo

Riscorro dentro di me  alcuni fotogrammi del film di Paolo Sorrentino. Scoprendo, a sorpresa, che mi rimarranno tatuati per la loro potenza immaginifica e rievocativa. Facendo sì che quella Poesia diventi un po’ mia.

E’ il soffitto della camera da letto di Jap, che si fa mare con la vitrea trasparenza delle sue onde di un tempo, a farmi nuotare nell’acqua salata più amata, liquido ed emozioni.

E’ il lungo piano-sequenza finale girato da una barca sul Tevere, semplicemente bellissimo, a raccontare la mia curiosità che viaggia lenta e silenziosa, insieme alla vita stessa che scorre, ansa dopo ansa, ponte dopo ponte, lasciando dietro alquanto.

E’ la luce notturna del faro che illumina-ombreggia-illumina, come le azioni-parole di ciascuno, i due giovani di un tempo che è stato a ricordarmi che è quanto vediamo-non vediamo, capiamo-non capiamo a muovere le nostre scelte. Illuminando-ombreggiando azioni future.

E su tutto, quel continuo e vorticoso muoversi umano intorno a Jap, mentre lui lo percepisce al rallentatore pensando “È tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore, il silenzio e il sentimento, l’emozione e la paura… Gli sparuti incostanti sprazzi di bellezza.” Quegli sprazzi che, proprio perché sparuti e incostanti, si fanno epifanie di vita. Come quell’ombra sul muro, bella e miserabile, che accompagna Jap nella sua passeggiata e riconduce me all’amato Montale.

bellezza1

Pubblicità

Read Full Post »