Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘pesci’

Immagine tratta dalla copertina del libro “La cronologia dell’acqua” di Lidia Yuknavitch

In questi giorni di pausa mi è accaduto di cadere in un acquario.

Come “Alice nel paese delle meraviglie” sono sprofondata tra azzurro silenzio e luci soffuse nell’acqua salsa.

E poi, improvviso, l’incantamento: acciughe e occhiate a circondarmi in una danza vorticosa e voluttuosa, tale da farmi sentire, per qualche manciata di secondi, parte del Tutto.

Con i pesci a trasformarsi in Cappellai Matti e Bianconigli intenti a sottrarmi dal tempo umano a nastro per immettermi in quello epifanico a bolla.

Riuscendoci pienamente. Per qualche magica manciata di secondi.

Pubblicità

Read Full Post »

Me e il mare

Quando sono nel mio mare “piccolo”, quello di Montale e Calvino, mi trasformo in essere acquatico. Almeno la parte di me che scende nell’acqua salsa e incontra pesci.

Proprio come i protagonisti di “Luca”, film Disney e Pixar ambientato in una località costiera della riviera italiana, storia di formazione di un ragazzino che vive un’estate indimenticabile tra gelati, pasta e lunghissimi giri in Vespa, condividendo le sue avventure con il nuovo amico Alberto. Entrambi hanno però un segreto da mantenere, legato al mare e al suo mondo sommerso.

Affascinante e misterioso e primordiale. Con il racconto di quanto siamo stati quando respiravamo acqua. Da cui forse giunge quella inspiegabile sensazione di benessere che ci abita ogni volta che ci immergiamo.

Read Full Post »

Josep Moncada, “Donne in acqua”

Il “buon naufragio” prevede per l’umano, dopo l’esperienza letargica dello spiaggiare, l’ingresso dinamico e grato nell’acqua salsa.

Esperienza ogni volta unica perché mitica e rigenerante. Di risalita alle origini del Tutto. Scendendo verso i pesci che siamo stati.

Read Full Post »

Nei giorni (che poi erano notti) più cupi e chiusi e stretti del lockdown, tra le immagini a cui riandavo per bere spazio e libertà e benessere c’era il mio acquario.

La boccia in cui sono solita immergermi nei giorni torridi del calendario, nel mare piccolo delle mie estati belle, quelle in cui il passo adolescenziale appena intravedeva sullo sfondo, sfocato, lo scollinamento adulto.

Aver ritrovato tutto in ordine, pesci e fondo e trasparenza, quell’acquario senza pareti, è stata gioia pura. Come l’abbraccio infine sciolto con l’amico di sempre. Senza alcuna restrizione né timore né remora. Solo gioia. Con le occhiate, grandi e piccole, a circondarmi a frotte. Equoreo benvenuto.

Ps: e poi la sorpresa. Ho seguito, nel mondo di sotto, un improvviso bagliore argenteo, ritrovandomi in un banco di grossi pesci, che pinneggiavano con forza seguendo una precisa direzione. Accogliendomi come parte del gruppo. Fintanto almeno che le branchie mie lo hanno permesso.

Read Full Post »

Oggi ho goduto di un mare di “occhiate”.

Eleganti, ipnotiche, incantatrici. Argentee sirene del mare.

Forse per quel moltiplicarsi quasi infinito dei loro occhi sulla coda. Che rapiscono lo sguardo di chi le incontra, ammaliandolo.

E lasciandolo preda di un amplificato stordimento visivo.

Read Full Post »

Ci sono giorni in cui una serie di circostanze fortunate mi regala la sensazione inebriante di fare il bagno di mare come fossi in un acquario senza pareti.

Solo luce in caduta libera a perpendicolo, pesci cangianti in ogni dove e sguardo che si fa blu oltremare.

Semplicemente ringrazio. In un silenzio sacrale.

Read Full Post »

Oggi è stata la volta del pesce salpa. Anzi di un banco di pesci salpa. Grandi e tanti. Più di una trentina.

Sempre che non sia l’effetto allucinogeno, e moltiplicatore, che questi pesci danno…

Ps: la salpa era consumata dagli antichi romani come droga allucinogena. Può infatti presentare attività psicotropa dovuta a particolari alghe di cui si nutre.

Read Full Post »

Oggi mi è capitato in sorte, nello specchio salato di immersione, un branco multiplo di felici occhiate.

Mi garbano assai le occhiate. Per il loro “occhio” nero in coda che le rende facilmente identificabili. E poi, ça va sans dire, per il loro nome, che mi permette di fantasticare sulla possibilità moltiplicata del vedere essendo visti.

Ecco perché posso affermare di essere stata sedotta, ma non abbandonata, dalle occhiate. Mie predilette dell’estate.

Read Full Post »

In questi giorni di caldo africano ho la fortuna di potermi “ritirare”, per qualche manciata di lancette, sui miei fondi marini.

Eppure anche laggiù si percepisce una temperatura più elevata. Per il tipo di pesci incontrati nonché meduse sfiorate. Ma soprattutto per la necessità di abissare al fine di trovare refrigerio in correnti non solo liquide ma anche fresche.

Ripenso così all’inizio della vita che avviene dove c’è acqua e silenzio e mistero. E ogni volta subisco una specie di incantamento di fronte alla palese immensità del Tutto.

Read Full Post »

Ieri sott’acqua ho visto, quasi per caso, due pesciolini che sul fondo sabbioso giocavano a rincorrersi facendo girotondo.

Zampillavano a rimpiattino umani sentimenti: spensieratezza, gioia, leggerezza. Con un brindisi naturale di bollicine salate.

E io, di nascosto, a spiare quella semplice felicità. Con un brindisi adorante di limitate bollicine mie.

Read Full Post »

Older Posts »