È arrivato. Del tutto inaspettato. Come i regali più belli.
In sospensione liquida scruto l’orizzonte di terra prima di rifocillarmi d’aria e scendere verso l’orizzonte di sale.
Un’onda subacquea avverte i miei sensi che qualcosa di sottomarino si sta avvicinando. La quota di me timorosa è titubante nell’immergersi, ma vince la mia quota curiosa e la discesa è subitanea.
E così, senza saperlo, divento all’istante sardina. Senza scegliere. Tale è la bolla senza fine di pesce minimo azzurro che mi confonde e avvolge, sottraendomi da ogni umana direzione. Regalandomi una miracolosa immersione.