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Posts Tagged ‘peccato’

Hieronymus Bosch, "La Salita al Calvario", 1510-1516 circa

Hieronymus Bosch, “La Salita al Calvario”, 1510-1516 circa

Ancora chiedo: è volontà tua oppure a questo scempio / non hai posto rimedio, rimedio non ce n’era? Talora si perde il mio pensiero / se il tuo non lo soccorre. / Com’è solo l’uomo. Come può esserlo! / Tu sei dovunque / ma dovunque non ti trova. Ci sono luoghi dove tu sembri assente / e allora geme perché si sente deserto e abbandonato. Così sono io, comprendimi.

Da Mario Luzi, “La Passione” – Via Crucis al Colosseo

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"La nona ora" di Maurizio Cattelan

“La nona ora” di Maurizio Cattelan

La Passione è sofferenza.

E’ il peso che porta l’Uomo, da sempre.

Da cui, a volte, è annientato.

Ps: frattanto ricorrono i dieci anni dalla scomparsa di Papa Giovanni Paolo II, che incarnò fino alla fine il peso dell’umana sofferenza.

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I pomi dell’autunno

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Profumate, invitanti, succose, le mele sono gli autentici pomi d’autunno.

Un unico peccato? Che siano il frutto del peccato…

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Italia – Napoli – Bellezza – Cultura – Scienza – Lavoro – Rogo – Dolo – Dolore – Rabbia.

Ancora una volta gli Italiani (tanti, ma non proprio tutti) sono arrabbiati, alias indignati.

Non avere cura delle proprie eccellenze è peccato. Sfregiarle rende il peccato mortale. Anche quando diventa pratica corrente.

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Per un cestino di ciliegie (e forse anche meno…) potrei commettere peccato. Veniale, s’intende. Però commesso con convinzione. Penso che il peccato stia proprio lì, nella convinzione di commetterlo.

Forse tutto nasce con “Cappuccetto Rosso”, la mia fiaba preferita. E in quel cestino che Cappuccetto Rosso porta con sé, facendolo dondolare felice con tanti trallallero mentre attraversa il bosco. Quel cestino è godimento pieno, focaccia e vino nell’originale, ma poi ogni genitore nel racconto fa suo quel cestino riempiendolo di leccornìe. In quello preparato per me c’erano le ciliegie, tante e rosse, forse per riprendere il fil, rouge appunto, con la protagonista.

In quel cestino di ciliegie che passeggia per il bosco per mano ad una bambina allegra mentre raccoglie fiori e mangia ciliegie in una bella giornata ritardando così l’arrivo dalla nonna, ebbene penso proprio stia lì parte del nucleo del mio senso di felicità.

E forse anche l’origine del mio senso di peccato legato alle ciliegie.

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