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Posts Tagged ‘orso’

paddington

Un film che ha tutti gli ingredienti per incantare il pubblico, più o meno piccino.

Una London invernale che fa apprezzare la home sweet home dei Brown, la famiglia protagonista.

Un albero di ciliegio pitturato tra i due piani della casa suddetta, che ad arte perde e riprende i suoi fiori, e che fa sognare anche il più realista degli spettatori.

E su tutto un incantevole orsetto, Paddington, che ci ricorda la tenerezza, la buona educazione, la nostalgia, la gratitudine. E la capacità di riorganizzare la propria vita, anche quando tutto sembra contro. Avendo fiducia negli altri e in se stessi.

Insomma, una magica “Epifania”. Per “illuminare” the new year!

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bestiario medievale

Un autentico bestiarium medievale quello di cui la politica italiana fa sfoggio in questi giorni.

Inutile ricordare le bestie citate, il vero primate si è reso palese attraverso le sue stesse parole.

Non solo il leghista in questione è irriverente nei confronti di una signora che peraltro riveste una carica istituzionale, ma lo è anche nei confronti della sua stessa carica, vicepresidenza del Senato, che non merita tali cadute di contenuto e stile.

Rientra poi nei suoi minimalia il tentativo di aggiustare il suo tiro di caccia dichiarando che lui stesso assomiglia ad un orso, senza rendersi conto che sbaglia animale visto che lui viene ricordato e riconosciuto per il porcellum

Nomen omen.

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orso bruno

La storia dell’Orso Bruno cominciò qualche tempo fa con un mio ingresso in classe. Dissi: “Ragazzi, oggi ho mangiato male, ma male, ma proprio male!”.

Davvero, prof?“, mi chiese preoccupato uno studente. Io insistetti, con sorriso incorporato. Al che un altro, forse futuro copywriter, disse: “Ma Prof! Sta citando l’Orso Bruno della pubblicità!“.

Da quel giorno seguiamo, la mia classe e moi, le avventure “umane” dell’Orso Bruno, dalle improbabili partite a tennis alle temerarie pattinate, e spesso usiamo le sue battute quale sottocodice interno al gruppo per sdrammatizzare citando.

Ultimamente, quando vedo i miei studenti preda di ansie e preoccupazioni immotivate, parte la battuta: “Come siete teneri, quasi quasi vi mangerei!“.

Battute a parte, L’Orso Bruno della pubblicità viene considerato un vero fenomeno e, come tale, spopola in Rete.

Studiosi della comunicazione e attenti semiologi hanno analizzato i motivi di questo successo, che vede un animale farsi umano per sponsorizzare un prodotto, come lo fu il nero Calimero per un detersivo o l’ippopotamo Pippo per dei pannolini.

In questo caso l’orso piace perché rimanda ad un animale goffo ma simpatico, più Yoghi nel Parco di Yellowstone che autentico e pericoloso orso bruno. Ma Bruno piace soprattutto per la sua voce, che gli è stata prestata dall’attore Diego Abatantuono.

Diego poteva scegliere tra diverse sfumature, da quella “eccezzziunale” con cui il pubblico l’ha conosciuto a quella più recitata per cui è piaciuto a grandi registi. Invece ha scelto un tono informale, poco personale, ma con quel modo nonchalance e leggero di porgerci la battuta che solo un nostro amico poco “orso” potrebbe avere. Rendendocelo davvero simpatico.

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