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Posts Tagged ‘ONU’

Quello arabo-israeliano è un conflitto endemico a cui il mondo sembra prestare un’attenzione ancora minore rispetto ad altri luoghi di scontro. Come se la tensione tra i gruppi armati di Gaza e Israele, con lanci di razzi da una parte e bombardamenti dall’altra, fosse connaturata a quella difficile convivenza.

A farne le spese è la popolazione civile e soprattutto i bambini, come denunciano le organizzazioni umanitarie che chiedono l’avvio di una tregua per fermare le ostilità. Con l’apertura di corridoi umanitari per salvaguardare i diritti dei più piccoli. Mai tanto invisibili agli occhi del mondo.

Forse perché i bambini di Gaza si nascondono, barricandosi dietro semplici porte di legno e cuscini di fortuna. Fino a scomparire del tutto. Coi loro giochi, coi loro sogni, coi loro corpi.

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La nuova stagione non è autunnale, bensì climatica, verde, rivoluzionaria. A new deal.

È iniziata la settimana sul futuro del pianeta. Attese migliaia di persone per le strade di tutto il mondo.

A New York, aspettando il summit Onu di lunedì sul clima, la marcia è stata guidata dall’attivista svedese Greta Thunberg. Molti gli studenti partecipanti, anche per il provvedimento del sindaco de Blasio: assenza giustificata per tutti loro.

Forse una prima presa di coscienza di quanto sta avvenendo a livello globale. Non sempre gli studenti saltano scuola per non seguire le lezioni. A volte sono loro a tenere lezione.

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Non so voi, ma io mi sono stancata di sentir dire che la Libia è porto sicuro.

Pazienza le chiacchiere da bar, tram, piazza et affini. Proclamato però a gran voce da figure istituzionali no, non ci sto.

Che la “faccenda” migranti sia tutt’altro che facilmente risolvibile, evitando banali buonismi e assurdi cattivismi, è un fatto lapalissiano. Altro però sono le fake news, costruite ad arte per “scaldare” le masse, negando fatti oggettivi e incontrovertibili. A detta delle stesse organizzazioni internazionali, quali ONU  e Unhcr. O non valgono neppure più quelle perché non votate dal popolo?

I campi profughi libici tutto sono fuorché un luogo sicuro. Chiedersi perché molte delle donne in arrivo siano incinte è una domanda logica da porsi, che porta come conseguenza diretta agli stupri perpetrati di consuetudine sul genere femminile, e non solo, nei campi di detenzione della Libia. Definito però “porto sicuro”.

Forse è ora che la coscienza civile si ribelli, dicendo basta almeno alle fake news. Cominciamo da lì. Un’informazione oggettiva e seria, che su alcuni paletti non transiga. Se un luogo è oggettivamente nero non si può ammettere che venga raccontato come bianco.

Tutto il resto, decisioni e spartizioni, è successivo.

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Monument du Mémorial et Cimetière de Srebrenica-Potocari

Monument du Mémorial et Cimetière de Srebrenica-Potocari

I numeri a testimonianza.

Gli orrori a monito.

Ps: e purtroppo ancora humana repetita

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matisse dance

Non è sufficiente insegnare ai bambini a leggere , scrivere, contare. L’educazione deve coltivare il reciproco rispetto per gli altri e il mondo in cui viviamo, e aiutare le persone a formare una società più giusta, inclusiva e pacifica.

Ban Ki-moon, Segretario generale dell’Onu, sul tema indicato per la Giornata Internazionale della Pace 2013, “Education for Peace”.

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