Il mondo corre sempre più veloce. Ormai tutto è in rete. Ma non si prendono pesci e non ci sono gol.
E’ un momento generale di vacanza. No, non quella allegra di un tempo. Questa è vuoto, di ideali, sogni, orizzonti. Restano i tramonti.
Il mio cammino? Procede. Con qualche passo incerto. E pause per osservare. Ma per me camminare, lo sai, è pensare-amare-viaggiare-nuotare.
Il mare, quello sì, resta stabile e affettuoso. Come te, quando mi invitavi a corrergli incontro…
a papà Sergio