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Posts Tagged ‘Montmartre’

Il film di Jean-Pierre Jeunet, “Il favoloso mondo di Amélie”, torna sul grande schermo l’11 e il 12 maggio per festeggiare i vent’anni dal suo fortunato debutto.

Perché la storia magica e delicata di Amélie Poulain continua ad incantarci, tanto più in questo “reo tempo”?

Forse perché racconta un mondo colorato e aggraziato, in cui grigiore e storture vengono sistemati da questa giovane donna dalla frangetta corta corta che crede nei sogni e nei segni.

Forse perché giriamo per due ore in una Parigi da cartolina, salendo con leggerezza le scale infinite di Montmartre per poi ristorarci al “Café des 2 Moulins” in attesa di un café au lait servito proprio da Amélie. Che forse si trasformerà anche per noi in messaggera d’amore.

Forse perché vogliamo ricordare come perdersi in quei piccoli e umanissimi piaceri, quali immergere una mano in un sacco di legumi, spaccare la crosticina di una creme brulée con la punta del cucchiaino o far rimbalzare sassi sull’acqua del Canal Saint Martin.

Provando la sensazione, come Amélie, di essere in armonia col mondo. In un istante lungo e perfetto.

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E’ già in viaggio per Verona, dove sarà inaugurata il primo aprile, la mostra di “Toulouse-Lautrec La Belle Epoque” che ha appena chiuso i battenti a Torino.

Oltre centocinquanta opere, tutte provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene, ad illustrare l’opera anticonformista e innovativa del pittore bohémien della Parigi di fine Ottocento.

Gran parte del percorso espositivo si snoda sui locali di Montmartre, quelli frequentati dall’aristocratico visconte Henri de Toulouse-Lautrec per dimenticare se stesso. Diventando confidente di ballerine e prostitute, sentendosi emarginato come loro. Così rappresenta la vita al Moulin Rouge e in altri teatri del quartiere, insieme alle maisons closes, dove fissa la sua dimora-studio.

Deforma le linee, quasi a sottolineare le proprie deformità, aprendo la strada agli espressionisti. Con profonda partecipazione emotiva, cogliendo aspetti della vita intima delle donne da lui ritratte. E a volte amate. Seppur in modalità burrascosa. Quella della sua stessa esistenza.

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Se oggi, per San Valentino, volete un luogo topico oltre che tipico, l’indirizzo doc è Square des Abbesses a Parigi.

Un muro dell’amore, 10 metri per 4, su cui la parola è scritta in tutte le lingue del mondo, o quasi.

L’autore della romantica e originale installazione è Frédéric Baron, che ha voluto realizzare un’opera che fosse linea di congiunzione tra gli uomini, un muro che unisse invece di dividere. E iniziando a chiedere ai vicini di casa stranieri di scrivere ti amo nelle loro lingue, l’artista è arrivato a 511, tante sono quelle utilizzate per decorare il “suo” muro di piastrelle di lava smaltata.

Un luogo suggestivo per ricordare il sentimento più indagato, scritto, conteso, vissuto dall’umanità tutta.                         

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