In radio poco tempo fa ho sentito delle interviste ad alcuni lavoratori minerari del Sulcis. Pensavo raccontassero della fatica del loro lavoro. Pesante, scuro, usurante. Scelto, o meglio non scelto, per necessità, disperazione, assenza d’altro.
E invece ascolto, con curiosità crescente, di persone non solo fiere del loro lavoro, ma contente di quanto fanno, affascinate dall’ambiente in cui lo fanno, al punto da non poterne più fare a meno. Percependo la luce nel buio.
Scopro così che spesso dividiamo il mondo in scomparti, in preconcetti, in gabbie. Vivendo a volte, io almeno, in miniera.