Stamane, di prima mattina, già assetata di aria e di fresco, una coccinella ha invaso i miei spazi. Ritrovandosi su inedite, almeno per lei, piste da sci.
Si aggirava sul liscio manto bianco in discesa del mio lavandino. Alquanto spaesata. Pensando forse di essere salita troppo di quota. E io felice di vederla, quale segno buono del giorno entrante.
Demiurgo mio malgrado, l’ho accompagnata con gesti lenti fuori dalla montagna innevata di porcellana. Facendola scendere, attraverso un’improvvisata e umana funivia, a valle. Nella sua solita ed esterna quotidianità.
Ritrovandomi io con pensieri insoliti ed estranianti sul lanciatore cosmico di dadi.