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Posts Tagged ‘marinai’

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Sto tracciando con cura la rotta. Come gli antichi marinai.

Appoggio l’orecchio sulla conchiglia preferita e mi pongo in ascolto.

Confidando negli indizi dell’acqua di sale.

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“Marinai, profeti e balene” di Vinicio Capossela (2011)

Colpo di fulmine.

La prima volta è da ascoltare con attenzione emotiva, poi lasciandosi semplicemente trasportare dalle sue “onde”.
Un’opera di mare e di letteratura, come il titolo lascia intendere. Disco doppio, uno oceanico e l’altro omerico, per un totale di diciannove pezzi in cui “navigano” il mito e il fato, Omero e Dante, Billy Budd e Lord Jim, abissi e gesta, immagini e voci.
Complessa l’architettura musicale, atavici e immaginifici gli arrangiamenti, insoliti gli strumenti utilizzati come le percussioni indonesiane gamelan, la viola d’amore barocca, il santur, le onde Martenot, il theremin, la sega musicale, l’ondioline.
A “prendere il mare” col capitano Vinicio una ciurma di ufficiali suonatori, tra cui il tanguista-rockero Daniel Melingo, i patafisici catalani Cabo San Roque, lo “Zeus con la lira” Antonis Xylouris, leggenda vivente della musica cretese.
Il “vascello” è stato approntato nel Castello Aragonese di Ischia, “là dove il mare luccica e soffia forte il vento”.
Si evidenziano i brani “Polpo d’amor” per le parole (“e non ti trovo compagna/mando messaggi di inchiostro nero, nero,/per trovarti nel nero, nel nero”), “Billy Budd” per i ritmi, “La Lancia del Pelide” per le melodie, “Dimmi Tiresia” per le voci, “Le Sirene” per le sonorità. The best è “Aedo”, trascinante per il suono ipnotico e per le parole che superbamente raccontano la potenza-onnipotenza della poesia: “Il verso versa/E toglie alla morte/Chi viene cantato”.

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