Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘Lisbona’

“Sostiene Pereira di averlo conosciuto in un giorno d’estate. Una magnifica giornata d’estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava. Pare che Pereira stesse in redazione, non sapeva che fare, il direttore era in ferie, lui si trovava nell’imbarazzo di metter su la pagina culturale, perché il “Lisboa” aveva ormai una pagina culturale, e l’avevano affidata a lui. E lui, Pereira, rifletteva sulla morte. Quel bel giorno d’estate, con la brezza atlantica che accarezzava le cime degli alberi e il sole che splendeva, e con una città che scintillava, letteralmente scintillava sotto la sua finestra, e un azzurro, un azzurro mai visto, sostiene Pereira, di un nitore che quasi feriva gli occhi, lui si mise a pensare alla morte. Perché? Questo a Pereira è impossibile dirlo.”

“Sostiene Pereira” di Antonio Tabucchi

Read Full Post »

Amo da sempre la letteratura perché, come diceva Antonio Tabucchi, è ” qualcosa che coinvolge i desideri, i sogni e la fantasia “.

Ricordo quanto mi colpì, anni fa, il titolo di un suo romanzo, “La testa perduta di Damasco Monteiro”, con quella testa che sembra vagare in ogni dove.

Divenni sua assidua lettrice incontrando ancora un Monteiro, questa volta un Monteiro Rossi, in quel libro di rinascita che è “Sostiene Pereira”, in cui il ripetitivo astio per l’intera storia, appunto sostenendoti.

Mi incuriosì poi molto quanto Tabucchi ha pensato e tradotto e scritto Fernando Pessoa, al punto da averne segnato l’amore per Lisbona. E così iniziai, per interposto scrittore, ad amare gli eteronimi in cui scriviamo Pessoa e quella città così bianca e decadente che è Lisboa.

Quando arriva a Lisbona, il suo “Requiem”, prezioso e incantato viatico per aggirarsi senza tempo tra i vicoli abbaglianti della città del Fado.

I suoi ultimi libri mi sono poi venuti incontro come segni invitanti per il mio percorso, da “Il tempo invecchiato in fretta” a “Viaggi e altri viaggi”. Con quella sua scrittura unica, immaginifica e incantatrice sempre.

Stavo per avviarmi alla scoperta di quel suo piccolo libretto edito dalla Sellerio, “Racconti con figure”, in cui ogni storia è preceduta da un quadro che ne è spunto o pretesto. Leggerlo ora assumerà una sfumatura diversa. Mi verrà più spesso in mente una frase del suo romanzo: ” Le persone sono lontane quando ci sono accanto, figurarsi quando sono lontane davvero.

Read Full Post »

Se volete essere ammantati da una luce speciale e godere di una compagnia davvero unica, sedetevi per una pausa-caffé ai tavolini del Caffé “A Brasileira” di Lisbona, in Rua de Garrett, nel cuore del Chiado, il quartiere elegante di Lisbona, punto di ritrovo sin dagli anni Venti di intellettuali e artisti, tra cui Fernando Pessoa, il “poeta di Lisbona”. La sua  figura in bronzo fa compagnia ai clienti del locale Art Nouveau, con uno sguardo che è quello della sua “inquietudine”. Regalatevi un tempo senza orologio per sorseggiare una “bica”, la tazzina di caffé nero forte, simile all’espresso, e per lasciar galleggiare lo sguardo su quanto entrerà nel vostro orizzonte. Lasciandovi rapire così dalla magica e abbagliante luce di Lisbona, con le note lente del fado a cullare i vostri sensi insieme alle parole del poeta: “Ci sono giornate che sono filosofie, interpretazioni della vita, che sono appunti a margine, pieni di altra critica, nel libro del nostro destino universale. Questa è una di quelle giornate, lo sento.”

Read Full Post »