Concerto memorabile quello dei Negramaro, “La rivoluzione sta arrivando“.
Per le scenografie, avveniristiche e di notevole suggestione.
Per l’energia, attorale e strumentale.
Per la scaletta, autentica summa della loro produzione.
E per quella voce, estesa e graffiata, color amaranto, di Giuliano Sangiorgi.
Ps: tra le mie preferite “Il posto dei santi“, per le sonorità e il video-fumetto, tecnica trasferita anche sul palco. Rivoluzionando in parte la percezione del concerto stesso. Che resta sotto pelle. Con quel verso che ti riecheggia intorno, “siamo sostanza che non può sparire“.