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Posts Tagged ‘“La grande guerra”’

Photo by Luciano Viti/Getty Images

Vittorio Gassman, il Mattatore tout court. L’attore che fa convergere su di sé tutta l’attenzione del pubblico. A teatro come al cinema.

Sono sufficienti i titoli in cui è stato protagonista per rievocare il suo innato talento e la sua notevole presenza scenica. “Il sorpasso”, “I soliti ignoti,” “L’armata Brancaleone”, “La grande guerra”, “I mostri”, “C’eravamo tanto amati,” “La famiglia”. Con tre grandi registi capaci di valorizzarlo nelle sue caratteristiche attorali: Mario Monicelli, Dino Risi, Ettore Scola.

La sua recitazione a teatro poi è diventata un modello, oggetto di studio e imitazione. Soprattutto nei monologhi. Per la precisione maniacale e la ricerca della perfezione.

Forse è stata però la sua umana fragilità il tratto che lo ha avvicinato nel profondo a ciascuno di noi.

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Immagini divenute iconiche e immortali, autentiche maschere dell’italiano medio quelle interpretate dal grande Alberto Sordi.

Il finto trasognato “sceicco bianco” che si dondola mollemente sull’altalena per sedurre l’ammiratrice di turno, il soldato lavativo che giunge però a sacrificarsi per la patria ne “La grande guerra”, lo sfaccendato e malinconico “vitellone” che “ombrella” con pernacchia i lavoratori, il bulletto “americano” di Trastevere che provocato magna “er maccarone”, il vigile motociclista inflessibile che di fronte al potere arretra, il medico arrivista che ricerca mutuati con ogni stratagemma, il capocomico che tenta con la moglie soubrette di sbarcare il lunario nella Roma occupata, il borghese piccolo che diventa killer spietato per vendicare il figlio, il marchese della Roma papalina dell’Ottocento che trascorre il suo tempo nell’ozio e nell’ordire beffe, il detenuto in attesa di giudizio che diventa vittima del sistema giudiziario.

Una galleria immensa di personaggi, un monumento all’italianità, un ricco catalogo di tratti leggendari e indimenticabili.

I cento anni dalla sua nascita sono l’occasione per ricordare e celebrare un talento immenso, un attore unico, un grande italiano. Alberto Sordi.

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alberto_sordi

E sono dieci anni senza il nostro Albertone. Senza lui a ricordarci come siamo. In quel ritratto a tutto tondo dell’italiano medio.

Caciarone quando s’avventa sul maccarone, zelante quando indossa una divisa, burino quando viaggia per il mondo.

Ma capace di atti inattesi, onesti, eroici, anche se minimi. A volte da borghesi un poco piccoli, altre da combattenti di guerre grandi.

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