In questa vicenda complicata e virale del Covid19 c’è un aspetto discriminatorio inquietante, quasi orwelliano.
Ci dicono che il nuovo virus “è poco più di un’influenza”. Però i numeri non tornano. La mortalità per influenza in Italia è 0,1% mentre ad oggi per Covid19, sempre in Italia, siamo al 3%. Ma si aggiunge che “trattasi di persone anziane, quasi sempre oltre gli ottant’anni, con patologie pregresse”.
Qualcuno però mi spiega perché gli ottuagenari devono essere considerati poco più di un effetto collaterale?